Corriere della Sera

McGregor: esploro i tormenti dell’anima

Regista di «Pastorale americana» tratto dal libro di Roth. Sul set per «Trainspott­ing 2»

- Giovanna Grassi

Il camion si apre e svela la scena. Luci: musica. La lirica sbarca nelle periferie di Palermo a bordo di un camion che porterà l’opera nei quartieri più degradati della città. Il progetto «Figaro! OperaCamio­n» (foto) arriva oggi a piazza San Francesco Saverio all’Albergheri­a, per muovere sabato davanti al Teatro Massimo (che ha curato lo spettacolo in collaboraz­ione con l’Opera di Roma) e domenica nel cuore dello Zen, a piazza Zappa. Per poi spostarsi fuori città, fino a Cinisi, lungo i «Cento passi» che dividevano il male dal bene nella lotta di Peppino Impastato. È la nuova frontiera dello «Merry, questa ragazza che nella sua personalit­à concentra le contraddiz­ioni di un’America dalle tante facce, diventerà una terrorista: marcerà contro la guerra in Vietnam, si renderà introvabil­e dalla famiglia, e sconvolger­à ogni fragile certezza e conquista del padre».

Sino a un finale che, nelle tante proiezioni affollatis­sime del film, riempie di angoscia e si è iscritta alla New York University, sono eccitato per l’ingresso nella vita di impegni e studi delle mie ragazze, che mi prendono in giro per la mia collezione vintage di motociclet­te, ma poi, come mia moglie, ci fanno un giro volentieri. Ho portato nella mia regia anche tutte queste esperienze: di vita privata, di sentimenti, gioie e dolori. Pastorale americana riflette ogni contraddiz­ione e slancio di chi si reputa progressis­ta e civile, ma si scontra con la realtà».

Affronta il problema dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea: «Viviamo in un’epoca che chiede unioni contro ogni separatism­o, discrimina­zione. Con una pericolosa forma di snobismo la Brexit ha messo tutti noi con le spalle al muro».

Osserva: «C’è per me un filo rosso e forte fra Trainspott­ing e questo film. Entrambi disegnano l’affresco di generazion­i che perdono gli ideali. Il confronto tra passato e presente è uno stimolo a cercare il senso di tanti disagi».

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