Niente compiti in vacanza. Ha deciso papà
«Bicicletta, campeggi: gli ho insegnato a vivere». Fa discutere la lettera ai prof delle medie
Un urlo di liberazione si è levato da migliaia di famiglie italiane alla notizia che un padre, il padre di Mattia, ha osato ciò che pochi osano: dire no ai compiti per le vacanze. Diciamocelo, far fare i compiti ai figli è una delle corvée più faticose della professione di genitore. Già l’espressione «far fare» rivela l’assurdità del progetto.
Non c’è niente che si possa «far fare» a un individuo dotato di libero arbitrio, e dobbiamo presumere che perfino i nostri figli lo siano. Se poi uno di noi, un tanto vituperato padre, incarnazione della figura più in crisi di evanescenza della modernità, invece di «far fare» qualcosa al figlio ha fatto qualcosa con lui, tipo «lunghe gite in bici, vita di campeggio, gestione della casa e della cucina, costruzione della sua nuova scrivania, e coltivazione del suo interesse in programmazione ed elettronica», si è tentati di togliersi il cappello davanti a tanto esercizio di responsabilità parentale. Eh sì. Innanzitutto perché chiunque abbia o abbia avuto figli adolescenti sa che il semplice fatto di aver aperto una breccia, seppur estiva, nella cortina di ferro che di solito erigono all’ingresso delle loro camerette, talvolta appiccicandovi inequivocabili cartelli del genere «keep off the grass», è già di per sé un enorme successo educativo. In secondo luogo perché è vero che la scuola scarica un bel po’ dei suoi sensi di colpa per le lacune di nove mesi di lavoro sulle estati delle famiglie italiane. Saremmo tentati dunque di inneggiare al padre ribelle: a ognuno il suo mestiere, e quello dei genitori è insegnare la vita, non le equazioni. E però ci sorge un dubbio. Ma poi quest’inverno, quando saranno i professori a dover gestire non uno, ma una ventina di adolescenti per classe, e avrebbero bisogno come il pane di una mano da genitori che non si limitassero a fare i sindacalisti dei propri figli, quella mano il papà di Mattia gliela darà, magari sedendo accanto a lui alla scrivania che insieme hanno costruito durante le vacanze? Oppure questo padre nuovo ha ballato una sola estate?