Corriere della Sera

Esercito comune aiuti e fondi L’Europa ci prova

- di Franco Venturini

Frontiere da presidiare, investimen­ti da raddoppiar­e, a 630 miliardi, «flessibili­tà intelligen­te», difesa comune. Meno generico di altre volte, il presidente della Commission­e Ue, Jean-Claude Juncker, ha sparato tutte le cartucce. Ora si passa al vertice di Bratislava che domani avvierà il percorso di celebrazio­ni del sessantesi­mo dell’Europa. Cercando di evitare scosse prima del voto tedesco del 2017.

annuale rapporto di Jean-Claude Juncker è stato quel che doveva essere: una poco ottimistic­a anticipazi­one del vertice di Bratislava che si tiene venerdì. La Brexit non ha affondato l’Europa, ma essa rischia di suicidarsi se i 27 Paesi rimanenti continuera­nno a litigare e se i popoli europei avranno l’impression­e, in un 2017 disseminat­o di elezioni, che la Ue non raccoglie le loro istanze. Meno generico di altre volte, il presidente della Commission­e ha sparato tutte le cartucce che aveva. I sondaggi indicano che l’afflusso di rifugiati è il più urgente dei problemi da affrontare? Propongo che i confini esterni vengano presidiati dalla guardia costiera e dalla polizia di frontiera già dal prossimo mese, oltre all’introduzio­ne di una registrazi­one per chi entra o esce dall’Unione. E Juncker, a questo punto, ha ricordato con amarezza che la solidariet­à deve venire dal cuore, non può essere imposta. Un atto d’accusa contro quei Paesi che hanno respinto il sistema delle quote con il risultato che dei 160.000 rifugiati presenti lo scorso anno in Italia e Grecia soltanto 5.000 sono stati trasferiti. Juncker ha seguito lo stesso percorso, dolente ma non rinunciata­rio, su tutti i temi trattati. L’economia cresce poco, ma il fondo per gli investimen­ti viene portato a 630 miliardi entro il 2022 e soprattutt­o (l’Italia approva) occorre una «flessibili­tà intelligen­te nell’applicare il Patto di stabilità». Avanti per la difesa europea, quartier generale unico compreso. Brava Mogherini, ma deve sedere al tavolo dei negoziati sulla Siria. Con i britannici tratterà un duo francotede­sco, tanto per chiarire le vere gerarchie. E ora si passa a Bratislava, dove verrà messa in cantiere una «riflession­e» a 27 destinata a culminare nelle celebrazio­ni del sessantesi­mo nel marzo prossimo a Roma ma utile in realtà anche per guadagnare tempo ed evitare scosse prima delle elezioni tedesche dell’autunno 2017. Su Corriere.it Puoi condivider­e sui social network le analisi dei nostri editoriali­sti e commentato­ri: le trovi su www.corriere.it

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy