Le elementari con un’unica allieva (e tre maestre) A Trasquera, comune di montagna al confine con la Svizzera. «In inverno la strada si ghiaccia»

anni in cui l’Italia intera viene amministrata a colpi di forbice sulla spesa pubblica? «Non scherziamo — si accalora Arturo Lincio, sindaco di Trasquera e protagonista della battaglia per difendere la “scuolina” —. Se vogliamo che la montagna non si spopoli, che questi luoghi non diventino preda del dissesto, occorre fare in modo che giovani famiglie restino qui. E il primo servizio da garantire è l’istruzione. Se anziché chiudere scuole nei paesini disagiati accorpassimo quelle dove strade e collegamenti sono agevoli, risparmieremmo dieci volte di più. E poi nel 2021 avremo nove Insieme La maestra Monica Egoli con Ingrid, la sua unica allieva: la bimba fa la quinta elementare nella scuola di Trasquera, in Val d’Ossola iscritti». Piccola scheda tecnica dei luoghi: Trasquera ha 370 residenti, si trova a 1.100 metri di altitudine, è separata dal paese più vicino (Varzo) da 12 chilometri di tornanti, d’inverno proibitivi a causa di neve e ghiaccio. Il comune non può acquistare uno scuolabus né assumere un autista. I costi della scuola sono totalmente sostenuti dal Comune e dalla Regione grazie a una legge sulla montagna.

Così, tocca alle maestre fare su e giù dal paese. Monica Egoli è l’insegnate «prevalente» che garantisce 22 delle 27 ore settimanali: «È un’avventura anche per me: avere una sola alunna permette di approfondire meglio ogni argomento, con Ingrid siamo amiche, ci diamo anche del tu. Certo lo svantaggio è che la bambina è sempre sola, non interagisce con altri coetanei».

Ieri mattina il programma prevedeva la correzione dei compiti delle vacanze («sulle divisioni c’è qualche pasticcio...»). E Ingrid, non soffre di solitudine quassù tra i monti? «Ma no, posso giocare nei prati senza pericoli e ho gli amici e le amiche, più grandi di me. Il futuro? Spero di continuare a vivere qui e di diventare una brava cuoca o pasticcera».