Corriere della Sera

Sironi nel consiglio del London Stock Exchange

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(m.bor.) Andrea Sironi entra nel consiglio del London Stock Exchange al posto di Andrea Munari. Il cambio sarà operativo dal 1° ottobre, come si legge in una nota di Lse group. Munari è stato consiglier­e non esecutivo e membro del comitato controllo e rischi da ottobre 2007. Sironi (nella foto) è presidente di Borsa Italiana da gennaio 2016 ed è stato rettore dell’Università Bocconi di Milano (dove insegna Economia degli Intermedia­ri Finanziari) da ottobre 2012 a giugno 2016. Come annunciato il 1° giugno 2016, Munari è stato candidato alla nomina di consiglier­e non esecutivo di HoldCo, la nuova società capogruppo britannica che realizzerà la fusione tramite scambio azionario tra Lse e Deutsche Börse. A seguito delle dimissioni di Munari dal consiglio di Lse, Sironi sarà nominato anche consiglier­e non esecutivo di HoldCo. «Voglio ringraziar­e Andrea Munari — ha sottolinea­to nella nota Donald Brydon, presidente del London Stock Exchange group — a nome del consiglio di amministra­zione, per il prezioso contributo fornito negli ultimi nove anni, un periodo di significat­ivo sviluppo ed espansione del gruppo. Il cda ha ampiamente beneficiat­o della sua grande esperienza in materia finanziari­a. Sono lieto di dare il benvenuto ad Andrea Sironi, che entrerà a far parte del Consiglio nel corso dell’anno».

Chicco vince la «battaglia delle culle» con Brevi

(f.d.r.) È finita con la vittoria di Artsana la «battaglia delle culle». La contesa vedeva contrappos­te la casamadre della Chicco (assistita da Paolo Perani e Giovanni Ghisletti dello Studio legale Perani & partners) e la concorrent­e bergamasca Brevi (difesa da Karin Murano, Silvio Verea, Mark Bossard di Modiano & partners), per colpa di una culla prodotta da entrambe le case, con caratteris­tiche identiche. Si tratta della «Next2Me» della Chicco e di «Nanna Oh» della Brevi. Il Tribunale di Milano ha esaminato perizie, disegni, brevetti per decidere chi avesse copiato chi, e alla fine del secondo grado d’urgenza ha intimato a Brevi di modificare il proprio prodotto qualora intendesse continuarn­e la commercial­izzazione.

Marazzi investe 30 milioni a Sassuolo

(m.bor.) Marazzi investe 30 milioni per lo sviluppo dello storico stabilimen­to di Sassuolo. L’azienda che produce piastrelle di ceramica per pavimenti e rivestimen­ti ha dato il via a un nuovo ciclo di investimen­ti che porterà la capacità produttiva della fabbrica a circa 10 milioni di metri quadri di gres all’anno. In particolar­e, gli interventi interesser­anno un’area di circa 50 mila metri quadri già esistente oltre a 8.700 metri quadri di nuova realizzazi­one all’interno del sito industrial­e di Sassuolo che, con un’area di circa 400 mila metri quadri complessiv­i è già il più grande dell’intero distretto della ceramica e uno dei più importanti al mondo per dimensioni e capacità tecnologic­a.

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