Corriere della Sera

Il canto esoterico di Obino

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Echi di Joni Mitchell e di Annette Peacock attraversa­no «Deep Changes», album della dotata cantante jazz Alessia Obino.

Siamo in una terra di nessuno dove l’idea di canzone d’autore trasforma anche i brani della tradizione (Kurt Weill, Hoagy Carmichael, l’emozionant­e Mingus di «Sue’s Changes» che non a caso è ispirato da una donna): merito anche del trio Cordas che con violino, chitarra e banjo costruisce un panorama sonoro accidentat­o e inquietant­e. C’è qualche eccesso di esoterismo che piacerà agli amanti della psichedeli­a, ma la voce della protagonis­ta (affiancata nel finale da quella dell’italo marocchino Reda Zine) supera ogni ingenuità (veniale) con robusta personalit­à.

(Claudio Sessa)

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