La depressione di Gyllenhaal dopo un lutto
Il regista Jean-Marc Vallèe non ha la metafora facile: quando il suocero consiglia al genero neovedovo di ricominciare daccapo, l’uomo devasta la casa dopo aver molestato la pierre di un gruppo di distributori automatici. E lei, Naomi Watts, prende sul serio il servizio clienti, contatta l’uomo e lo consola scritturando come speranza il figlio (Judah Lewis).
Tutti insieme appassionatamente per dare una seconda chance al coraggioso Jake Gyllenhaal che ama le sfide e si inerpica senza rete nel film Demolition - Amare e Vivere che parte bene sul pedale surreale e continua in over booking di forza di volontà senza trasmettere vero smarrimento nel variare il tema frequentatissimo della depressione e dell’elaborazione del lutto, che ammette probabilità e imprevisti. (m. po.) L’era glaciale: In rotta di collisione cartoon di Mike Thurmeier e Galen T. Chu
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War dogs, cani da guerra, è stato banalmente tradotto in Trafficanti, come il libro di Guy Lawson (Piemme) che sta alla base di questa vicenda incredibile ma vera, raccontata su Rolling Stone. Si parla di guerra fuori dalla retorica eroica, andando a scavare e scovare quanto costa, quindi l’economia del profitto. Infatti il film è diviso brechtianamente in capitoli con la morale, senza risparmiare stoccate a Cheney ai cui amici vanno le commesse di armi del Pentagono.
Due ex compagni di scuola, uno grasso ed estroverso, l’altro magro e pudico, si ritrovano a Miami diventando, complice la rete, trafficanti d’armi clandestini che rivendono allo stesso governo Usa, rischiando dall’Afghanistan all’Iraq, fino alla sfida di un colpo grosso da 300 milioni di dollari che passa