Corriere della Sera

«Vorrei alzare la coppa da capitano. Partiti deconcentr­ati, ora le cose sono cambiate»

- Alessandro Pasini

5-2 col Celtic a Glasgow e vincendo 2-0 in casa. «Per questo li rispettiam­o», spiega Frank de Boer. Ma, aggiunge, «tre vittorie in casa sono fondamenta­li per qualificar­si, non si può sbagliare».

Nell’aria ieri alla Pinetina c’erano ancora i brividi per la partita di Pescara e FdB, sotto la solita faccia da pokerista, lo ha fatto capire: «Dopo una vittoria ti senti sempre meglio, chiaro, ma se Handanovic non avesse evitato due gol ora staremmo facendo altri discorsi. Abbiamo creato tante occasioni ma ne abbiamo anche concesse tante. Perdendo palla in fase di costruzion­e si soffre pure con squadre di B: bisogna migliorare nelle letture del gioco». In questo senso, certi momenti domenica hanno raccontato di potenziali­tà enormi che, vista la rosa, possono essere sviluppate con efficacia. A Frank però serve Bomber Mauro Icardi ha segnato finora 3 gol (Getty) «Dopo la vittoria di Pescara ci sentiamo meglio, ma dobbiamo crescere ancora»

come Ronaldo nel 98? Magari. Ma non facciamo paragoni». Sulla via tattica preferita: «Io mi trovo bene con il 4-2-3-1. Col Chievo abbiamo usato il 35-2 dei tempi di Mazzarri, non eravamo più abituati e si è visto...» (de Boer ovviamente non ha fatto una piega). Sulla sua duttilità: «Ora segno di più di testa? Da piccolo segnavo tanto così, poi qui non mi arrivavano palloni. Ma ora ci sono Candreva e Banega e si vede».

Icardi sembra finalmente sereno e persino saggio, e più serena sembra pure l’Inter. «Ma nello sport come nella vita le cose possono cambiare in un attimo...», ammonisce FdB. Non dimentica che domenica c’è la Juventus e che se sei il tecnico dell’Inter non puoi smollarti in un attimo: è qui solo da un mese ma questo lo ha già capito al volo.

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