«Non è mago Zurlì, la aiuteremo»

ROMA «Ha fatto bene Beppe, ma io non ho altro da dire. Sono siciliano, non romano». Virginia Raggi non si tocca?

«Sono d’accordo con il post di Grillo — risponde il senatore Mario Michele Giarrusso —. La sindaca ha la legittimazione dei cittadini».

È stata votata da 770.564 romani e deve governare, ma dentro il M5S non tutti pensano che lo stia facendo al meglio. Roberta Lombardi, ad esempio.

«Non esageriamo con questa cosa di Roma. Se serve, tutti siamo pronti a dare una mano a Virginia». Sta facendo bene, secondo lei?

«Si chiama Virginia Raggi, non mago Zurlì».

C’è chi lamenta che la sindaca non voglia l’aiuto di nessuno...

«Io non lo so. So solo che quando i

sindaci ci chiamano, noi parlamentari arriviamo».

È vero che la Raggi si fida solo di Raffaele Marra, un tempo vicino ad Alemanno?

«Queste cose io le leggo su certi giornali che a Roma hanno grandi interessi economici».

Però avrà letto che la Lombardi ritiene Marra «il virus che ha infettato il Movimento». «La Lombardi è romana e dovreste chiederlo a lei. Io sono catanese e mi

piace parlare delle cose che conosco».

Carla Ruocco pensa che gli anticorpi contro il virus che ha infettato il Movimento ci siano. «È vero, gli anticorpi ci sono».

Però siete dilaniati dalle lotte interne e a Roma la giunta è paralizzata da due settimane.

«Rosario Crocetta avrà cambiato 50 assessori, tra dimissioni e litigi. Siamo nel baratro, eppure la Sicilia non fa notizia». Anche la Capitale è nel caos.

«Sono d’accordo, ma la Raggi arriva a Roma dopo anni di sfascio e governa un comune immenso, ridotto come un Vietnam». Ci vorrebbe mago Zurlì...

«Appunto. E sono solo due mesi che la Raggi è in prima linea».

Se i sindaci chiamano, i parlamentari arrivano