La vergogna di Tiziana poi la denuncia «Ero fragile e depressa, i video sono 6»
Napoli, i filmati hard inviati a quattro amici che ora sono indagati per diffamazione
siti porno. Fa i nomi dei quattro a cui ha inviato le immagini, e tutti vengono indagati per diffamazione: sono due fratelli emiliani, Antonio ed Enrico Iacuzio, un brindisino che si chiama Christian Rollo, un altro che si chiama Antonio Villano. Di uno viene indicato anche il nickname che usa su Facebook: Luca Luke.
La donna non parla di altri, nessun riferimento a Sergio Di Palo, che era il suo fidanzato quando ha girato i video.
Sono giorni in cui Tiziana fa di continuo scoperte che la avviliscono. Le racconta, una dietro l’altra, nella memoria che il 13 luglio 2015 presenta al giudice civile di Aversa per chiedere la rimozione dei video da siti e motori di ricerca. Anche qui premette di essersi fatta riprendere «volontariamente e in piena coscienza», e specifica che le registrazioni sono sei. Conferma anche i nomi contenuti nella denuncia di maggio come destinatari delle sue condivisioni. E racconta quello che le succede a partire dal 25 aprile, quindi pochissimo tempo dopo aver girato i video.
Quel giorno la chiama un amico e le dice di averla vista in un filmato su un sito porno. Lei riconosce le immagini e ricorda pure a chi dei quattro amici virtuali le aveva mandate.
Due giorni più tardi una nuova scoperta su altri due siti porno, e dopo meno di una settimana un’altra ancora. Tiziana comincia a passare il suo tempo a fare ricerche mirate. Scopre un forum per adulti in cui si parla di lei come della protagonista di video pubblicati da un sito di scambisti, e alcuni gruppi su Facebook dedicati a lei, ma soprattutto numerosi profili fasulli con il suo nome e le sue foto tratte dai frame di quei filmati, seppure parzialmente coperte per non incorrere nella censura del social network.
Poi le arriva la telefonata di un altro amico che le racconta di aver ricevuto su WhatsApp una sua foto, sempre di quelle tratte dai video. Che ormai stanno girando all’impazzata.
Tiziana torna in Procura, fa una integrazione alla denuncia di maggio e i pm aggiungono il reato di violazione della privacy, ma stavolta non iscrivono nessuno nel registro degli indagati.
Intanto lei smette di uscire da casa perché le è capitato di
Il ruolo dell’ex