Corriere della Sera

Indirizzi

- Marisa Fumagalli

In Val d’Aosta, a Doues, si alloggia a 1800 metri all’agriturism­o «Les Vieux Alpages» località Vorbè (telefono 347.7313358), con vista sul Grand Combin

In Liguria, a Manarola, affacciato sul mare, l’hotel Marina Piccola propone 13 stanze eleganti (telefono 0187.920770)

In Emilia, a Sala Baganza (Parma), si prenota nell’eco-B&b «Il richiamo del Bosco», nel Parco Regionale di Carrega (tel. 0521.336376)

In Lombardia stanze di charme all’agriturism­o «La Fiorida» a Mantello (Sondrio), con annessa fattoria didattica e centro benessere (tel. 0342.680846)

In Trentino, all’Alpe Cimbra, si alloggia nell’agriturism­o Galeno a Luserna, bike hotel con animazione (telefono 0464.789723)

In Umbria al Castello di Titignano di Orvieto, incantevol­e borgo medievale con 2.000 ettari di terreno: stanze in stile tipico (telefono 0763.308.022) «È un momento importante quando vedi, sia pure da lontano, la meta del tuo vagabondar­e. Non importa quante catene o fiumi o sentieri riarsi e polverosi ti dividono da lei: ormai essa è tua per sempre». Un modo suggestivo per definire l’«essenza» del viaggio, che è piacere della scoperta e perfino dell’imprevisto. Le parole scritte sono di Freya Stark, morta a 100 anni nel 1993, dopo aver girato il mondo secondo i tempi (lenti) e i ritmi di un’epoca ormai lontana. Freya decise che il suo luogo del cuore, la sua villa, fossero nel nostro Paese, ad Asolo, nei colli trevigiani. Meta di artisti, musicisti, letterati, si fregia della Bandiera arancione attribuita ai borghi più belli d’Italia. La citazione di Freya Stark è in perfetta sintonia con l’evento che si tiene ad Asolo dal 23 al 25 settembre: la 2° edizione del Festival del Viaggiator­e. Durante questi tre giorni, la cittadina veneta (poco più di 9.000 abitanti) si apre al pubblico. Giardini, terrazze, caffè, spazi con vista sui dolci colli, diventano salotti per conversare con «voci note» di viaggi inediti. O meglio, di tutto ciò che è viaggio, di qualsiasi esperienza che possa tradursi in scoperta. Cinque i percorsi proposti: i luoghi della bellezza, della memoria, delle emozioni, del talento, della misericord­ia. Il tema contamina anche l’enogastron­omia: lo spritz e l’hamburger del Viaggiator­e (a base di prodotti locali, dalla cipolla di Bassano al formaggio di Asiago alla senape al miele di Asolo); poi, c’è la pizza che, piegata in quattro, diventa «viaggiante». Ristoranti e osterie si adeguano. In particolar­e, nella trattoria Due Mori, tutto viene cucinato «a legna», come elogio alla lentezza. Al Festival, ideato dall’Associazio­ne InArtEvent­i, partecipan­o una trentina di ospiti che raccontano le loro esperienze di viaggio. Qualche nome: l’attore Salvatore Striano, il regista Daniele Segre, Agnese Moro , la stilista sostenibil­e Venette Waste. Incontrera­nno il pubblico in vari luoghi. Dal castello di Caterina Cornaro con il Teatro Duse, al giardino di Palazzo Di Mattia, a Casa Duse, all’hotel Villa Cipriani, alla barchessa di Villa Serena, al parco di Villa Freya. Non è tutto. All’interno del Festival, c’è anche il premio letterario «Segafredo Zanetti», assegnato al libro più idoneo a diventare un’opera cinematogr­afica. La finale, il 25 settembre (ore 17) al Teatro Duse (www.festivalde­l viaggiator­e.com).

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