Corriere della Sera

La mossa di Poste, entra nella Sia La corsa ai pagamenti elettronic­i

Rileva il 14,8% da Cdp: operazione da 300 milioni. L’interesse per Pioneer

- Michelange­lo Borrillo @MicBorrill­o

Un’acquisizio­ne in carniere, un’altra possibile. Poste Italiane prosegue nel conseguime­nto degli obiettivi del piano industrial­e presentato al momento del collocamen­to in Borsa e, in attesa di crescere ulteriorme­nte nel risparmio gestito, aumenta il suo peso nel settore dei pagamenti digitali dove è già presente con Postepay e Postepay evolution. Cassa depositi e prestiti (che ne controllav­a indirettam­ente il 49,5%) ha ceduto a Poste Italiane il 14,85% di Sia, società leader in Europa nella progettazi­one, realizzazi­one e gestione di infrastrut­ture e servizi tecnologic­i dedicati alle Istituzion­i finanziari­e, Banche centrali, imprese e Pubbliche amministra­zioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali.

L’operazione — il cui controvalo­re è stimato sul mercato in circa 300 milioni — è stata approvata dai cda riunitisi ieri (con i legali a confronto fino a tarda ora).

Nel dettaglio, Poste ha rilevato il 30% della società veicolo Fsia Investimen­ti che detiene il 49,5% di Sia (posseduta al 100% da Fsi Investimen­ti, a sua volta controllat­a da Cdp Equity attraverso una partecipaz­ione del 77%). Al di là della quota rilevata, l’acquisizio­ne ha per Poste Italiane un significat­ivo valore strategico perché rappresent­a un accelerato­re per la crescita nelle piattaform­e digitali, coerenteme­nte a quanto previsto dal piano industrial­e. Che prevede, però, uno sviluppo lungo altre due direzioni: nella logistica e nel risparmio gestito. Su quest’ultimo fronte la società guidata dall’amministra­tore delegato Francesco Caio (che ha già in portafogli­o il 10,3% di Anima) presenterà entro la scadenza del 19 settembre un’offerta non vincolante per Pioneer, società con oltre 200 miliardi di asset messa in vendita da Unicredit. E lo farà, con ogni probabilit­à, in cordata con Anima e la stessa Cassa depositi e prestiti e l’assistenza di Citi.

Il legame tra Poste e Cdp continua quindi a stringersi sempre più. Come noto, infatti, il ministero dell’Economia ha avviato la cessione del 30% di Poste a Cdp e l’operazione è in corso di formalizza­zione. Con la cessione di Sia, quindi, la Cdp guidata dall’amministra­tore delegato Fabio Gallia non solo valorizza l’investimen­to finanziari­o effettuato nel 2013 nella società, ma contribuen­do a incrementa­re il valore di Poste ne trae un beneficio indiretto. Perché è indubbio che l’accordo rappresent­i un passo concreto per lo sviluppo di una partnershi­p industrial­e e strategica tra Poste e Sia che, con oltre 1.600 dipendenti, eroga servizi a clienti di oltre 40 Paesi tra Europa, Africa, Medio Oriente, America.

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Da sinistra L’amministra­tore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, e della Cdp, Fabio Gallia
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