Corriere della Sera

INTERVENTI E REPLICHE

- Nicola Campoli, Napoli crociati-fabio@libero.it

Appello per la piccola studentess­a di Trasquera

Nel piccolo Comune piemontese di Trasquera c’è una sola alunna che frequenta la scuola elementare (Corriere di ieri). Si chiama Ingrid, ha 10 anni e quest’anno frequenta la quinta elementare, avendo a disposizio­ne per legge tre maestre. Si potrebbe gridare allo scandalo, peraltro in un momento in cui l’Italia deve pensare a possibili tagli sulla spesa pubblica. Ma se questo avvenisse, ad esempio, per la scuola elementare di Trasquera qualche problema lo creerebbe, in termini di spopolamen­to dei territori di montagna. Infatti, il primo servizio pubblico da garantire per tali territori disagiati e impervi, è proprio quello dell’istruzione, altrimenti le famiglie scappano via. Trasquera si trova a 1.100 metri di altitudine e il Comune più vicino è a 12 chilometri. Grazie anche a una piccola crescita demografic­a, sembra che nel 2021 la scuola elementare registrerà un «picco» d’iscrizioni: 9 bambini varcherann­o la soglia della prima elementare. Davanti a un quadro chiaro ma fatto di solitudine per la piccola Ingrid, qualcosa andrebbe fatto. Perché, principalm­ente con il sostegno economico del ministero dell’Istruzione, non si valuta la possibilit­à che periodicam­ente alcuni bambini dei paesi vicini trascorran­o qualche ora nella scuola di Trasquera facendo compagnia a Ingrid? Non credo sia difficile e complicato organizzar­lo. L’iniziativa rallegrere­bbe non solo la piccola studentess­a, ma anche i tanti altri bambini che potrebbero confrontar­si con una realtà diversa dalla loro, favorendo altresì un processo di crescita sociale, civica, culturale e storica. È doveroso ridare a Ingrid e ad altri bambini che vivono l’identico disagio, il significat­ivo piacere di condivider­e lo spirito, il senso e il clima della vita scolastica che solo una classe, o meglio un intero plesso con tanti ragazzi, può alimentare e segnare la crescita dei bambini. L’auspicio è che la sensibilit­à del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, possa cogliere la necessità di intraprend­ere un percorso di vicinanza a Ingrid e ai tanti solitari alunni che sono distribuit­i in molti degli 8.000 Comuni italiani.

L’orto dei frutti dimenticat­i di Tonino Guerra

Leggendo l’articolo di Fabrizio Caccia sulla «Archeologa della frutta» (Corriere del 14 settembre), mi è venuto in mente, e mi piacerebbe ricordare il grande poeta e sceneggiat­ore cinematogr­afico Tonino Guerra, che, trasferito­si nel 1989 a Pennabilli (entroterra riminese), ideò e realizzò l’«Orto dei frutti dimenticat­i» che ora contiene più di 100 varietà di alberi da frutto degli Appennini come il biricoccol­o, il pomariello, il melo limoncello, il fico verdino, il giuggiolo, il ciliegio cuccarino, ecc.

Fabio Crociati,

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