Corriere della Sera

Molinari ci riprova 10 anni dopo Il primo giro è quasi perfetto

All’Open d’Italia di golf l’azzurro è secondo dopo le prime 18 buche

- Marco Dal Fior

C’era il sole a Tolcinasco, periferia sud di Milano, domenica 7 maggio 2006, quando Francesco Molinari, sul green della buca 18, imbucò il colpo che gli consentì di vincere il suo primo torneo dell’European Tour. Le previsioni dicono che il sole ci sarà anche domenica 18 settembre nel Parco di Monza, quando si assegnerà la vittoria della 73ª edizione dell’Open d’Italia. Ieri mattina, invece, sulle 18 buche del percorso è venuta giù acqua a catinelle, tanto da costringer­e gli organizzat­ori a sospendere per quasi 4 ore la gara. Il programma del torneo ne è uscito rivoluzion­ato: oggi si concluderà il primo giro e — tempo permettend­o — si cercherà di completare anche il secondo.

Neppure la metà dei concorrent­i ha terminato le 18 buche. Fra quanti ci sono riusciti, Francesco Molinari è al secondo posto, con 6 colpi sotto il par, preceduto solo dal campione uscente, lo svedese Rikard Karlberg.

Torinese, 33 anni, laureato in economia e commercio, dopo il successo di Tolcinasco l’italiano ha colleziona­to altre due vittorie sul Tour europeo, 9 secondi posti e 2 partecipaz­ioni vittoriose in Ryder Cup. A dieci anni di distanza sta facendo un pensierino al bis? «Siamo a un quarto di gara. La pioggia della mattinata ha dilatato Senza errori Francesco Molinari ha chiuso le prime 18 buche senza bogey (Getty)

i tempi e molti giocatori hanno avuto la possibilit­à di percorrere solo qualche buca. La classifica rischia di essere bugiarda. Ma sono contento di come ho giocato».

Chi bene comincia…

«Anche l’anno scorso e gli anni precedenti, dopo le prime giornate, ero in alta classifica. Poi non sono riuscito a restare in corsa fino alla fine».

Cos’è, l’emozione di giocare in Italia, per lei che vive a Londra e gioca sul tour americano?

«L’evento di casa è sempre un po’ speciale. Su tutte le buche mi segue tantissima gente. È divertente, anche se mette un po’ di pressione. Ma non ne farei mai a meno».

La pioggia della mattinata ha influito sul gioco?

«Il campo ha retto benissimo, molto meglio di quanto pensassi. D’altra parte il golf si gioca all’aperto, bisogna essere pronti al variare delle condizioni meteo».

Ma dopo dieci anni di quella vittoria all’Open cosa rimane?

«Un terzo di vita in più, qualche acciacco che comincia a fare capolino e una splendida famiglia che mi segue e farà il tifo per me. E che da ieri si è allargata con Margherita, la prima figlia di mio fratello Edoardo. Adesso sono anche zio, le responsabi­lità aumentano» sorride Chicco.

Con Molinari, in alta classifica altri due azzurri: il dilettante Federico Zucchetti (5°), piemontese di 21 anni, che nella sacca ha il sogno di diventare giornalist­a, e il genovese Nicolò Ravano (14°). Fermati dal buio Manassero, il neo papà Dodo Molinari e Bertasio.

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