«Ho 50 anni e voglio capire il vuoto»
Sulla Lettura dialogo con Jovanotti alla vigilia del compleanno: un’età assurda, per me
Su la Lettura una conversazione con Jovanotti alla vigilia dei suoi 50 anni. «Assurdo, eh? Anche pensando al nome d’arte che ho scelto». E poi: «Ho appena fatto un viaggio nei luoghi del blues: Mississippi, Tennessee. Ho visto e sentito quella sensazione di vuoto. Ecco, questo vuoto è quello di cui ho bisogno». «Non ho mai avuto paura dei miei limiti, di mostrarmi debole».
Cinquant’anni, età di bilanci e di maturità, oppure di scoperte e rivelazioni: Lorenzo Cherubini, che cinquant’anni li compie martedì, il 27 settembre («Assurdo, eh? Anche pensando al nome d’arte che mi sono scelto. Non prevedeva un cinquantenne…», dice), si racconta a tutto tondo in una conversazione con lo scrittore Sandro Veronesi, autore di Caos calmo e del seguito Terre rare (pubblicati da Bompiani).
Con le quattro pagine di dialogo tra il cantautore e lo scrittore, illustrate dal ritratto di Jovanotti dipinto da uno dei più interessanti pittori contemporanei, Bernardo Siciliano, si apre il nuovo numero de «la Lettura», #252, in edicola da domani per tutta la settimana fino al 1° ottobre. Una chiacchierata che parte dalla filosofia con cui Jovanotti si sta addentrando in questa fase della vita, che è la scoperta del «vuoto» capace di diventare concentrazione, spazio interiore e perfino (dopo un viaggio sul Mississippi) musica. E che poi diventa il racconto di una carriera, la percezione di potercela fare fin da adolescente, l’apprensione dei genitori alle prime esibizioni e apparizioni in tv, quando si sentirono «come se io gli avessi tirato una bomba atomica in tinello», racconta.
Accanto alla sua storia, «la Lettura» intreccia quelle di altri cinquantenni, un’impiegata, una professoressa, un’infermiera e un agricoltore, ognuno con un suo modo di leggere i 50 anni, tra sicurezza e voglia di cambiare tutto. Autobiografie, quindi. E un’autobiografia molto attesa è quella che Bruce Springsteen pubblica (tra l’altro proprio il 27, compleanno di Jovanotti, mentre lo stesso Springsteen è nato il 23 settembre 1949) in tutto il mondo. Il libro si intitola Born to Run (Mondadori) come uno dei suoi dischi più noti, e «la Lettura» ne parla in anteprima nell’articolo di Pasquale Elia: un memoir molto denso che racconta la storia di un ragazzo della working class di origini italiane che diventa una rockstar, ma per il quale la battaglia continua, ad esempio contro la depressione.
Un’altra anticipazione, per un’altra (almeno
apparente) autobiografia, è dedicata al nuovo romanzo dello scrittore americano Michael Chabon che uscirà il 22 novembre negli Stati Uniti per l’editore Harper, Moonglow: in anteprima Matteo Persivale racconta l’apparente «autofiction» di un romanzo in cui entrano Wernher von Braun, l’Olocausto, la vita della famiglia del protagonista a Philadelphia e New York, la caccia alle streghe negli anni Cinquanta e la conquista dello Spazio. Ma tutto diventa visionario e fantasioso, nello stile dell’autore di Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay.
In questo numero si parla anche delle utopie rilette dal sociologo francese Michel Maffesoli; e del nuovo rapporto che il genere umano dovrebbe intrattenere con gli animali secondo l’etologo olandese Frans De Waal. E dopo la strage del 19 settembre ad Aleppo, dove 13 autisti sono stati colpiti e uccisi mentre guidavano i camion di aiuti umanitari, il supplemento propone un servizio sulle aree e le strade più pericolose del mondo, in Siria come in Guatemala.
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