«Una barca per volare sulle onde»
«Le sensazioni sono pazzesche. Super adrenaliniche, ma anche di grande libertà». C’è da crederci se lo dice Giovanni Soldini, l’uomo simbolo della vela non solo italiana, 50 anni e da sempre in mare, che a 16 aveva già completato la sua prima traversata dell’Atlantico. Una vita di sfide, come quest’ultima con un trimarano (il Maserati Multi70) che utilizzando un’innovativa combinazione di timone, deriva e foil (quei baffi sotto lo scafo resi celebri dalla Coppa America) è in grado letteralmente di volare sulle onde.
«È un momento di rivoluzione nella vela — spiega Soldini —, passo dopo passo stiamo andando al di là del conosciuto. E io sono stracontento che mi è stata data questa possibilità, e anche questa responsabilità».
Da un punto di vista tecnico, la soluzione, ideata dal progettista Guillaume Verdier, è quella di utilizzare due foil, e uno a forma di L, con una lama in orizzontale che esalta il sollevamento di un’imbarcazione lunga oltre 21 metri.
Soldini e il suo equipaggio John Elkann) adesso sono tornati in cantiere a La Spezia per fare tesoro delle ultime uscite. «Stiamo facendo un enorme lavoro di messa punto. Abbiamo chiare le linee generali, stiamo risolvendo le In mare A sinistra, il «Maserati Multi70», il trimarano di 21 metri del velista Giovanni Soldini (sopra) che sfrutta un foil (l’appendice sotto lo scafo) a forma di L (foto in alto) per volare sulle onde migliaia di problematiche venute fuori» fa sapere Soldini. È ottimista: «Siamo all’inizio di un percorso, ma c’è entusiasmo. Siamo molto confidenti con l’imbarcazione, abbiamo capito che possiamo gestirla molto bene».
I nostalgici delle vela romantica potranno storcere il naso di fronte a scafi che assomigliano sempre di più a bolidi di Formula Uno. Quanta di questa tecnologia arriverà sulle barche degli appassionati? «Tutte le innovazioni vanno a finire nella vela da diporto — conclude Soldini —. Ci vuole del tempo, ma sarà così anche in questo caso. E noi adesso siamo i pioneri».