Corriere della Sera

Armani, lo charme in pantaloni corti

Donatella Versace rende sexy lo sport e invita a osare: «Se non facciamo il salto, non otterremo mai niente». Gli short in pitone di Tod’s e il nuovo etnico psichedeli­co di Veronica Etro

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L’abitino bianco di Diesel Black Gold

Le stampe e i nuovi volumi di Krizia

Eleganza con richiami sportivi per SportMax

I microabiti ricchissim­i di dettagli di Giamba

Il giallo con trasparenz­e di Byblos

Pantaloni ampi, tono su tono, di Elisabetta Franchi

Marco De Vincenzo

Angelo Marani

Una splendida Naomi Campbell di nuovo in passerella per la collezione chic e sportiva insieme di Donatella Versace

Gli short in pitone di Tod’s

L’etnico rivisitato dalla nuova collezione di Etro

Il gioco delle «bamboline da ritagliare» fatto dal sempre irriverent­e Moschino harmani» il nuovo charme di Armani, in equilibrio fra rigore e libertà. È un Armani che si libera da certe regole e si concede una vanità tutta sua. È uno charme che scopre le gambe per poi velarle catturando l’attenzione con coraggiosi pantaloni corti. È un Armani che suggerisce di indossare un baby doll bamboleggi­ante ma blu e con paio di stivaletti di fettucce di cuoio. È uno charme che si aggiorna con il nuovo tailleur che è una giacchetta seriosa da ufficio con la gonnella-pareo di chiffon stampato e luccicante. È un Armani che ama da sempre lo sport e fa i pantaloni da jogging di seta con la camicetta maschile di tulle ricamato. È uno charme disinvolto quando concede una sera in bermuda e canotta di cristalli. È consapevol­e lo stilista di averla fatta grossa di aver trasgredit­o a parecchie regole che lui stesso aveva scritto. Però è soddisfatt­o: «Ho pensato che lo charme a cui tutti pensiamo è un po’ noioso così ho cercato di aggiornarl­o a modo mio. È difficile uscire dai binari. Sino alla sera prima ero in dubbio, vedevo certi capi molto puro Armani lì appesi ma poi mi sono detto: cosa diranno nel 2018? Così ho proseguito dicendomi: preferisco scontentar­e qualcuno ma entrare nel futuro». Attenzione però: «Ho svolto un compito non stravolto il mio lavoro». E un po’ ride sotto i baffi sapendo comunque di aver personaliz­zato il cambiament­o. Come? Con l’infinita gamma di blu che scorre lungo tutta la collezione: «E no, a quello non ho saputo rinunciare».

È la stagione dei cambiament­i. Donatella Versace ne fa uno che è una svolta a 360 gradi dello stile della maison della medusa e sceglie per il futuro lo sport «che è la moda del domani» sostiene. Perché è libertà e comodità. «La mia sfida ora è renderlo lussuoso e sexy», dice. E non occorre aspettare altre collezioni perché questa ha già centrato l’obiettivo. Il nylon tecnico crea drappeggi sensuali, le gonne a pieghe e a pannelli waterproof sono accattivan­ti, i parka leggeri e colorati sono freschi, le camicie a intarsi geometrici molto cool, gli abiti hanno spacchi profondi che enfatizzan­o le gambe da runner, i sandali da trekking sono capolavori in velcro. Quando Naomi esce con quel rosso e blu, sale l’indice di ammirazion­e. «Fate il salto, se non facciamo niente, non otterremo mai niente», canta Violet con le parole di Donatella, giustappun­to. Da Tod’s la sorpresa è che non c’è la sfilata ma una performanc­e. Dice Diego Della Valle che più mondi guardano oggi alla moda (giornalist­i, blogger per esempio) e che bisogna mediare per dare notizie veloci e immagini da postare subito. Sul prodotto solo conferme: «Il made in Italy garantisce la qualità migliore e i prodotti senza tempo sono come i personaggi che non passano mai». «Icon timeless» dunque. In scatole magiche ai piedi di ballerine senza volto ecco i mocassini Double T e fra le mani le borse. Più in là la collezione, disegnata da un team di ragazzi italiani, tutta di pelle, persino effetto jeans, per trench da manuale, short di pitone, gonne svasate, pantaloni fluidi, giubbotti e scamiciati. Poi è anche vero che lo spettacolo accattiva sempre, specie se lo fanno gli abiti: Moschino questa volta «pulisce» la scena ma rincara con gli abiti ispirati alle bambole di carta (quelle con i vestitini ritagliati) e così sono tutti un trompe l’oeil in stile con tanto di pecetta staccabile.

È invece una viaggiatri­ce contempora­nea che idealmen-

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