È Milano, sembra Wimbledon

Milano-Moda o Wimbledon? Parterre de rois tennistico da Giorgio Armani dove in prima fila svettano due dei più grandi campioni del nuovo secolo: Serena Williams e Nole Djokovic. Strana sensazione vederli seduti senza succhiare integratori, addentare banane o testare racchette fra un set e l’altro. Poderosi giganti urlanti sul campo quanto ospiti quasi intimiditi di fronte agli scatti di bordo passerella: «Nole, sei il numero uno però guarda qui!». Serena, fai il segno della vittoria come quando alzi le coppe». Pazienza se le coppe si alzano con due mani. Qualche risposta standard sulla bontà della moda, dell’arte e della cucina italiana e qualche parola con gli altri ospiti. Il gioco un po’ malizioso di molte vestali della moda, grandi indovine di taglie altrui, è quantificare il vero peso di Serena, montagna di muscoli al confronto dei quali Djoko pare un adolescente inappetente. La tennista americana si muove però con una grazia e una femminilità mortificanti per tante pallide magroline forzate e s’intuisce che si senta carina in top luccicante di cristalli, pantaloni neri stile Capri e scarpe con il tacco ma moderato, che insomma non si sa mai. Voce sottile, per niente imperiosa al contrario della risata, quella sì in linea con i clamorosi bicipiti. Djoko invece pur non disdegnando il formale, si presenta come sa fare al meglio e cioè sportivo: camicia fuori dai pantaloni, giubbotto, sneakers nei toni del blu e con l’etichetta della casa come da abitudine per tutti gli ospiti di nome. Con il serbo sono i genitori e la moglie ex bocconiana Jelena, in scarpette rosse a spillo e con sorriso aperto. Il che viene benevolmente interpretato in rapporto alle voci burrascose di qualche settimana fa che la davano furibonda e pronta ad aprire una pratica di divorzio impegnativo contro il marito. Serena e Djoko superstar: per chi votare? Meglio un podio trisdorato a pari merito e spazio alla fascinosa Flavia Pennetta, pure in prima fila, da poco ex gloria tennistica e fresca sposa.