Colpo di scena a Société Générale, Kerviel restituirà «solo» un milione
Nuovo colpo di scena nella lunga battaglia legale tra Société Générale e Jérôme Kerviel, 39 anni, il trader diventato simbolo della finanza senza scrupoli per aver provocato alla banca francese 4,9 miliardi di perdite nel gennaio 2008 con le sue scommesse spericolate sui derivati. La Corte di appello di Versailles ha riconosciuto Kerviel, condannato in primo grado di frode solo «parzialmente responsabile» dell’enorme buco causato a SocGen con le sue operazioni di trading, giudicando che «le mancanze» del management, dei controlli e dei sistemi di sicurezza hanno contribuito alle dimensioni della perdita. Perciò ha ridotto ad appena un milione i danni che, in sede civile, l’ex trader dovrà rimborsare all’istituto di credito invece dei 4,9 miliardi decisi in primo grado. La sentenza, però, potrebbe rimettere in gioco anche il credito fiscale da 2,2 miliardi che il governo francese ha concesso a SocGen per far fronte all’emergenza in piena crisi finanziaria. L’istituto di credito ha subito smentito l’ipotesi, rilanciata dai giornali francesi, di una richiesta dei giudici perché la banca restituisca le agevolazioni fiscali ottenute. Ma la questione potrebbe tornare in occasione del nuovo processo che Kerviel promette di avviare per annullare del tutto il debito con SocGen. «Alla fine spero di azzerare (i danni civili) perché sono ancora convinto di non dover nulla a Société Générale. La battaglia continua», ha annunciato il francese dopo la sentenza. Condannato in sede penale per falsificazione, abuso di fiducia e uso fraudolento del computer per coprire scommesse pari a 50 miliardi di euro, più della capitalizzazione di mercato di SocGen a quel tempo, Kerviel ha scontato solo 3 mesi di carcere rispetto ai 5 anni decisi in primo grado (3 con la condizionale).