Corriere della Sera

Raggi rinvia il confronto con i 5 Stelle I nuovi assessori sono già a rischio

Palazzo crollato, la sindaca ieri ha rinunciato alla kermesse. I problemi sulle nomine

- Andrea Arzilli

Virginia Raggi arriverà soltanto stamani a Palermo. A rallentare il suo percorso di avviciname­nto al palco del M5S, che avrebbe dovuto condivider­e con la sindaca di Torino, Chiara Appendino, la sopravvenu­ta incertezza sulla sua squadra per Roma, proprio quella che avrebbe voluto presentare alla kermesse: le tre scelte appena prese — Salvatore Tutino al Bilancio, Alessandro Gennaro alle Partecipat­e e Gianluca Berruti all’anticorruz­ione — sono già in bilico.

La sua giornata di ieri era cominciata con il crollo della palazzina e il rinvio della partenza. Ma nella telefonata a Grillo la sindaca avrebbe fornito altre spiegazion­i: «Beppe, qua non posso mollare sennò riscoppia il caos». Come l’abbia presa il fondatore traspare dalle sue dichiarazi­oni successive: per il leader, la sindaca diventa «la signora». Mentre i vertici nazionali ripetono come Problemi per il giudice destinato al Bilancio Ma a vacillare di più è la scelta di Gennaro

un mantra che le decisioni a Roma, le prende Virginia, quasi a segnare la distanza.

In questo clima Raggi è tornata al lavoro sulle nomine. Tutino resta papabile. Ma ci sono dei problemi sui tempi: la nomina potrebbe slittare di settimane visto che per il magistrato c’è il passaggio formale al Consiglio di presidenza della Corte dei conti per la richiesta di aspettativ­a senza assegni. Raggi avrebbe voluto bypassare questo step, per questo cercava un magistrato «ex». Invece i calcoli si sono rivelati approssima­tivi: «Non sono un pensionato, lunedì vado regolarmen­te a lavoro», dice Tutino che non conferma né smentisce la proposta della Raggi(«Su questo preferisco non rispondere, capirà...»).

E poi ci sono le vecchie polemiche con i vertici del Movimento per la pensione d’oro che, nonostante ieri il tentativo di smorzare di Di Battista hanno finito con l’entrare in circolo. «Io della casta? Non ho mai ricevuto regali», dice Tutino che, forse, non ha ancora digerito quelle accuse.

È un problema che mette a rischio lo schema di Raggi. Se Tutino non è sicuro del Bilancio, vacilla anche la scelta per le Partecipat­e, il 39enne Alessandro Gennaro. Berruti invece, potrebbe pagare la presunta frequentaz­ione del fratello con una figlia del presidente del Coni, Giovanni Malagò. E c’è fermento tra i consiglier­i M5S: alcuni hanno risposto alla mail del Coni che sollecitav­a di opporsi alla mozione del no alle Olimpiadi anche se l’indicazion­e del capogruppo Paolo Ferrara, era contraria. La giunta, per blindare il no in Consiglio pensa a emanare una delibera.

Scelte in bilico

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(LaPresse) Sopralluog­o La sindaca di Roma Virginia Raggi ieri in via della Farnesina dopo il crollo di una palazzina. Per seguire le operazioni di messa in sicurezza dello stabile e gli interventi per le famiglie rimaste senza casa Raggi ha rinviato la...

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