Corriere della Sera

Crolla la palazzina «Ci avevano detto che era sicura»

Roma, nessun morto. In 9 scappati dalla finestra

- Rinaldo Frignani

«Meno male che Fabio soffre d’insonnia, altrimenti qui saremmo morti tutti. Un ingegnere dei pompieri ci aveva detto di stare tranquilli, che la parte del palazzo sicura era quella posteriore. Invece è proprio quella che è crollata». Lo ripetono a gran voce alcuni fra gli inquilini della palazzina marroncina, avvolti nelle coperte fucsia distribuit­e dalla Protezione civile mentre osservano con malinconia il loro palazzo in via della Farnesina 5 accartocci­ato verso destra come fosse di cartone, con le facciate striate da lunghissim­e crepe che ricordano quelle degli edifici colpiti da un terremoto. «Siamo vivi, è quello che conta, ma poteva finire molto peggio».

Sono una quarantina, a casa non rientreran­no mai, l’edificio dovrà essere abbattuto (se non crollerà da solo) e i costi dell’operazione saranno a carico loro. Poco prima delle tre di venerdì notte gli unici nove residenti che avevano deciso di rimanere dopo il sopralluog­o dei pompieri nella mattina e nel pomeriggio precedenti sono fuggiti da una finestra dell’androne che costeggia un piccolo giardino.

«Il portone era spaccato — racconta Fabio D’Andrea, l’inquilino del quarto piano che ha dato l’allarme —. Stavo al pc, ho sentito scricchiol­ii sempre più forti. Come il terremoto. Ho svegliato mia moglie e le fondamenta. Lavori non ancora individuat­i. Di recente c’è stato il cantiere di un distributo­re di benzina. Per qualcuno dei condomini la causa del crollo sarebbero infiltrazi­oni collegate a un guasto avvenuto a inizio settimana. «La fornitura d’acqua corrente è stata interrotta per 12 ore», raccontano gli inquilini dei quattro palazzi.

L’ipotesi di una tubatura rotta viene esclusa dall’Acea: «Le condutture sono integre, nessuna perdita. Venerdì sera una squadra di tecnici, chiamata dai pompieri, ha svolto un sopralluog­o nella palazzina». L’amministra­tore nega che siano mai state effettuate I danni I Vigili del fuoco davanti alla macerie della palazzina crollata, che si trova a circa 600 metri in linea d’aria dal ministero degli Esteri ristruttur­azioni, ma «l’anno scorso — rivela una sfollata — una perizia per l’installazi­one dell’ascensore ha confermato che il palazzo era perfetto. Se è successo qualcosa, è successo adesso». La sindaca Virginia Raggi, in un’assemblea in sacrestia, ha assicurato agli inquilini: «Non vi abbandoner­emo, ma niente allarmismi». Poi ha indossato l’elmo da pompiere ed è entrata in uno dei palazzi sgomberati. Poco dopo i Vigili hanno salvato «Billo», il cane di Fabio D’Andrea, rimasto bloccato all’attico. Lacrime e carezze. Ma all’appello mancano sette gatti.

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