Tumore al seno Gregoraci è la nuova testimonial

Meno di 40 anni, origini meridionali, popolare. Guidati da queste priorità i responsabili della nuova campagna nastro rosa per la prevenzione del cancro al seno della Lilt (Lega italiana lotta contro i tumori) sono arrivati a Elisabetta Gregoraci. Camicia bianca accollata, jeans, la protagonista del film «Mata Hari» presentato alla mostra di Venezia, inviterà sui poster le donne a prendersi cura di se stesse sventando le trappole di una malattia che oggi colpisce molte giovani. Dopo le polemiche sui social per la scelta caduta nel 2015 su Anna Tatangelo, fotografata nuda, le braccia incrociate sul petto, l’ultima testimonial in ordine di tempo viene ritratta con un look semplicissimo. «Ci siamo chiesti se fosse opportuna per questa iniziativa l’immagine di una donna che ha una protesi mammaria per un intervento estetico — racconta Francesco Schitulli, presidente Lilt —. Non abbiamo esitato, ci offrirà l’occasione per aggiungere un nuovo messaggio rivolto a chi ha il seno rifatto. Utilizzate pure la chirurgia ma poi gli esami devono essere strettissimi, annuali ad ogni età». Gregoraci si è affiancata alla Lilt per un’esperienza privata: «Ho vissuto in casa una tragedia. La mamma è morta 5 anni fa dopo 10 di malattia. Mi ripeteva, mi raccomando Ely, non dimenticare i controlli. E io non dimentico. Anche voi, ragazze del sud, non dimenticate».