Corriere della Sera

Mutui: quando vale la pena passare al tasso fisso

- Di Gino Pagliuca

Le vendite di case nella prima metà del 2016 sono cresciute in doppia cifra. La principale spinta agli acquisti sta arrivando dalla concomitan­za di due fattori: i prezzi più bassi da dieci anni a questa parte, i tassi dei mutui più bassi in assoluto dal dopoguerra. Oggi comprare una casa a Roma o a Milano e finanziars­ela per metà con un mutuo a 20 anni comporta un esborso complessiv­o (quindi spalmato di qui al 2036) inferiore di quello che sarebbe occorso solo cinque anni fa per comprare lo stesso appartamen­to pagandolo tutto e subito per contanti. Dell’impatto dei mutui sul mercato della casa si occupa Corriere Economia, in edicola domani assieme al quotidiano. Oltre ai prodotti delle principali banche vengono illustrate le prospettiv­e per i prossimi mesi. Uno scenario probabile è che il costo dei finanziame­nti sia destinato a crescere leggerment­e, non tanto per il rialzo del costo della provvista di denaro quanto per l’aumento degli spread applicati dalle banche che hanno bisogno di recuperare marginalit­à sugli impieghi. Le erogazioni di mutuo stanno aumentando nonostante la diminuzion­e delle richieste di «rottamazio­ne» dei finanziame­nti in corso. Era scontato che accadesse perché chi aveva un’evidente convenienz­a a effettuare una surroga ha già concluso il passaggio. Ma si sta affacciand­o sul mercato una nuova domanda: quella di chi ha in corso un mutuo variabile e vuol mettersi in sicurezza con il passaggio al fisso. Su Corriere Economia di domani valutiamo quando l’operazione può risultare convenient­e.

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