Corriere della Sera

Il Napoli sul campo è perfetto Ma fuori è tutti contro tutti

Gabbiadini titolare segna l’1-0, Hamsik arrotonda: il Chievo va k.o.

- Serie A 6ª giornata Alessandro Bocci

DAL NOSTRO INVIATO Esultanza Manolo Gabbiadini festeggia il gol correndo verso il compagno Callejon, autore dell’assist (Ansa)

La nona vittoria consecutiv­a dentro il San Paolo, come nel ’90 con Maradona, serve a rintuzzare il tentativo di fuga della Juventus e a coprire i veleni che attraversa­no la città. Napoli vince, ma è inquieta. Mentre gli azzurri liquidano il Chievo con la prima rete stagionale di Gabbiadini, preferito a Milik e la 100ª di Hamsik, sugli spalti deserti (meno di ventimila spettatori) la tifoseria si spacca. La curva B, anima del tifo, si schiera con Sarri «uno di noi» lo striscione rinforzato dal coro e contro De Laurentiis, insultato e definito bagarino, ironia tagliente per il caro biglietti contro il Milan. Gli altri settori, in un clima surreale, contestano chi contesta.

È una specie di tutti contro tutti. A rischio, soprattutt­o, il rapporto tra presidente e allenatore, che all’alba del secondo anno di matrimonio non si sopportano più. Sarri, dopo Genova, aveva chiesto l’intervento della società sulla questione arbitrale. De Laurentiis lo ha zittito e il botta e risposta a distanza è benzina che infiamma la città. Il caro biglietti esiste, ma c’è di più. Il malessere tra una parte della tifoseria e il padrone della società viene da lontano, coinvolge Higuain e rischia di sciupare una stagione che potrebbe essere d’oro.

Il Napoli sul campo è una macchina quasi perfetta, che schianta il Chievo rivelazion­e già nel primo tempo. Gabbiadini apre con un diagonale imprendibi­le su assist di Callejon, Hamsik fa un altro passo nella storia partenopea scaricando il suggerimen­to La curva B si schiera con Sarri e contesta De Laurentiis, il resto dello stadio si oppone

di Insigne. Due reti in 14 minuti dentro un primo tempo giocato con attenzione e dedizione, palla a terra e velocità, pressing alto e sfruttamen­to perfetto delle corsie esterne. Albiol e Koulibaly comandano la difesa, Ghoulam è un martello sulla corsia sinistra, gli inseriment­i di Zielinski sono coltellate per il Chievo. E l’immusonito Gabbiadini trasforma in oro il secondo pallone: prima, di testa, aveva costretto Sorrentino a un balzo prodigioso. La squadra di Sarri gioca a memoria, occupa bene il campo, attacca in velocità quando il Chievo è schierato e lo trafigge con fulminanti ripartenze nel momento in cui i veronesi alzano il baricentro e provano a graffiare. La banda Maran ha una sola opportunit­à nel cuore del secondo tempo quando gli azzurri, con troppa sufficienz­a, ritengono di aver chiuso la pratica e allentano l’attenzione, ma il recupero di Koulibaly su Floro Flores lanciato a rete è da applausi.

Così il Napoli arriva in fondo sereno e resta l’unica squadra senza sconfitte in serie A. Una bella risposta alla Juve regina. I sarriani sono letali in casa (tre vittorie su tre in questa stagione) e da perfeziona­re in trasferta. Però polemiche e ruggini rischiano di distrugger­e il lavoro sul campo e potrebbero penalizzar­e la caccia allo scudetto, più che mai aperta. Chi vuole bene al Napoli si dia una regolata: appianare i contrasti, se possibile, è importante quanto vincere la prossima partita. assist nelle ultime quattro partite di campionato per Insigne: nessuno ne ha fatti di più in campionato

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