Corriere della Sera

CRONACHE

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finale: «Non c’è giustifica­zione che tolleri superficia­lità, scherzi, battute e quant’altro». Di più: «Gli eventi sono stati realizzati a seguito di una strategia che testimonia l’intenziona­lità dei comportame­nti a danno del paziente, come evidenziat­o dalle carte allegate alla presente».

Un sindacato autonomo di infermieri, il Nursind, salta su: la riunione è stata registrata, le cose dette non erano proprio quelle messe a verbale, piuttosto va denunciato il primario. Il quale da accusatore, guarda un po’, si ritrova accusato. E mentre scade il contratto del medico in prova che aveva rivelato la suddetta «gara degli aghi», i partecipan­ti alla chat incriminat­a vengono uno a uno trasferiti senza chiasso ad altri reparti e lo scandalo evapora. In parallelo, crescono le polemiche sindacali contro il medico. Non troppo amato, si dice, perché «è uno che non le manda a dire e per difendere un principio, in un luogo nevralgico come il Pronto soccorso, può litigare con tutti». Un uomo di carattere, diceva Jules Renard, «non ha un buon carattere». Meglio i mediatori. Tanto più se possono ridurre gli attriti sindacali. Cosa saranno mai, delle battute sulle cannule…

Fatto sta che alla fine di vari mesi di tira e molla, con il sindacato sempre più duro, l’unico a essere punito chi è? Lui, il medico. Quello che aveva piantato un casino su quelle chat vergognose. Sospeso dal ruolo e dallo stipendio, come dicevamo, per dieci giorni. C’è chi dirà: una sanzione minore. No. Infatti Andrea Bottega, il

Lo «scherzo»

Per il sindacato era solo uno scherzo E ora è stato sospeso il primario Riboni

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