De Boer punisce Kondogbia «Non ha voluto ascoltare»
La giornata delle occasioni perse in casa Inter. Quella più importante l’ha sprecata Geoffrey Kondogbia sostituito dopo 28’ da Frank De Boer. E uscito dal campo tra i fischi di tutto lo stadio. Ma il peggio per il centrocampista, voluto a tutti i costi da Mancini e pagato 35 milioni, è venuto a fine partita quando il tecnico olandese l’ha accusato di non aver rispettato le istruzioni che aveva ricevuto durante la riunione tattica.
«Anche se uno non vuole stare a sentirmi deve farlo, altrimenti lo sostituisco. E non ditemi che è giovane: per me è un ragazzo chi ha 19 anni, non 23. A Kondogbia ancora una volta avevo raccomandato di giocare semplice quando era spalle alla porta e lui non l’ha fatto. Accetto gli errori in campo di un giocatore, però non ammetto che non rispettino le consegne ricevute. Nelle prossime ore gli parlerò».
E a chi ha chiesto a De Boer se non teme di essere stato troppo severo con Kondogbia, il tecnico ha replicato: «Non posso accettare che un giocatore non segua le indicazioni ricevute. E poi ho voluto dare un segnale importante a tutta la squadra perché tratto tutti allo stesso modo». Caramelle al miele, invece, per i due giovani Miangue e Gnoukouri, che ha preso il posto di Kondogbia. E pure per Ranocchia, anche se si è divorato una grande occasione nel recupero. «Avrebbe meritato il gol come del resto la squadra di conquistare i 3 punti perché, a parte i primi 20 minuti, ha giocato con intensità e creato parecchie occasioni».
E Gabigol? «Poteva fare meglio, ma deve ancora capire come si muove la squadra e poi non è mai facile giocare bene in un nuovo ambiente». Anche Simone Verdi, che sta diventando sempre più importante per il Bologna, può e deve ancora migliorare, come ha spiegato Donadoni: «Deve tenere meno la palla. Da lui mi aspetto di più. Per noi un buon punto: posso essere soddisfatto».
De Boer Accetto gli errori, non ammetto che non si rispettino le consegne