Napoli aspetta il Benfica e firma la tregua Champions
Certe notti gli hanno sempre fatto ritrovare il sorriso. Aurelio De Laurentiis vedrà dalla Cina la sfida di Champions tra Napoli e Benfica di mercoledì al San Paolo. Si convincerà che tutto sommato i tifosi pur contestandolo per i prezzi alti dei biglietti (curve a 40 euro), faranno comunque lievitare gli incassi. Non sarà record di presenze, ma il patron azzurro che vorrebbe uno stadio da 20mila posti, se ne è già fatto una ragione. Vale la pena soprassedere a certe intemperanze del suo allenatore Maurizio Sarri ( foto), se poi il Napoli appassiona, vince e distanzia in campionato le concorrenti. La musichetta della Champions sortisce un effetto distensivo per lo stesso Sarri che, al netto delle lamentele sugli arbitri, Nazionali che distolgono energie alla squadra, palloni invernali o estivi e assenza di un dirigente del club che mediaticamente lo tuteli, riconosce il Napoli come sua creatura. Riportata sul palcoscenico internazionale, adattata all’assenza di Higuain, plasmata con due centravanti e tante soluzioni a centrocampo. «Con De Laurentiis nessun problema, ne parleremo al suo ritorno», aveva detto smorzando la polemica. Messo da parte anche il «chi sta con chi» della tifoseria. Tregua nel nome dell’imbattibilità al San Paolo. Sei vittorie e due pareggi nelle due edizioni Champions con Mazzarri e Benitez. Le notti di Fuorigrotta riportano la pace anche sull’asse Napoli-Cina.