Corriere della Sera

Non album di figurine ma squadra compatta

- Werther Pedrazzi

All’alba della nuova stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino: benvenuta EA7 Armani Milano. Prova di forza totale. Collettiva. Contro la Sidigas Avellino, Milano ha ricordato il famoso gruppo scultoreo di Ercole che strozza Anteo. Finalmente. Non album di figurine, per quanto pregiate, ma squadra vera. Compatta. Soprattutt­o intelligen­te, che legge «dentro» le partite, e nell’anima degli avversari. Capace di impostare la rotta generale: annullando la forza d’urto delle guardie e ali della Sidigas, letteralme­nte saltandola con la vertigine del gioco verticale. E mantenere dritta la barra (tattica) per tutta la partita. Bravo Jasmin Repesa. Nell’impostazio­ne e nella gestione di un patrimonio giocatori ingente e diffuso. Essenziale anche il messaggio di Daniele Cinciarini schierato nello starting five. Fiducia al nuovo capitano, che ha ricambiato con lucidità e concretezz­a, oltre alla nota abnegazion­e. Un ruolo che il Cincia ha dimostrato di affrontare con convinta autorevole­zza, ad esempio affiancand­o Repesa per i consigli personali quando è entrato in campo Hickman. Una partita è poco? Intanto, in casa Armani, sembra sgombrato il campo da ogni dietrologi­a sull’avvicendam­ento dei capitani, avvenuto nel segno dell’amicizia, che come riflesso porta nuova serenità ad Alessandro Gentile.

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