Corriere della Sera

E l’anticipo previdenzi­ale potrebbe costare di meno

- Lorenzo Salvia

Scende il costo dell’Ape, l’anticipo pensionist­ico allo studio del governo per consentire di lasciare il lavoro con tre anni e sette mesi di anticipo rispetto al previsto. Chi sceglierà volontaria­mente questa strada subirà un taglio della pensione netta appena sotto il 6% per ogni anno di anticipo, compresi interessi bancari e assicurazi­one. Oltre un punto in meno rispetto all’ultima versione. La novità è dovuto al fatto che, con un costo più alto, l’Ape sarebbe stata poco appetibile con il rischio di rimanere quasi inutilizza­ta. I dettagli saranno discussi nell’incontro fra governo e sindacati che si terrà domani, dopo il rinvio di un giorno causa concomitan­za con il Consiglio dei ministri di oggi. L’ultimo nodo da sciogliere riguarda il bonus che consentire­bbe di andare prima in pensione ai precoci, le persone che hanno cominciato a lavorare prima dei 18 anni. Probabile che la categoria venga ristretta ai «super precoci», quelli che hanno cominciato a lavorare prima dei 16 anni. A loro verrebbe garantito un mese di contributi gratis per ogni anno di lavoro. I sindacati chiedono un bonus più corposo, fino a tre mesi l’anno. Il governo tiene il punto, anche per risparmiar­e qualcosa. In tutto, il pacchetto pensioni da inserire nella legge di Bilancio dovrebbe costare 1,7 miliardi di euro nel 2017, 2 miliardi nel 2018 e 2,4 nel 2019.

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