Arabia, Nord Africa e voli senza pilota nel futuro dell’Enav
(d. pol.) Le gare per nuovi contratti di consulenza con gli scali in Arabia Saudita e in Nord Africa, la prospettiva della riapertura dello spazio aereo in Libia e infine la scelta di un partner tecnologico per gestire il futuro traffico dei velivoli senza pilota. Sono gli impegni dell’Enav e dell’amministratore delegato Roberta Neri (foto) che ieri ha presentato i conti della società che sorveglia ogni anno 1,8 milioni di aerei sulla Penisola. Sono i primi nelle vesti di società quotata che ha debuttato a fine luglio a Piazza Affari dove capitalizza 1,9 miliardi. Il board ha infatti dato il via libera ai risultati del primo semestre 2016, chiusi con ricavi netti consolidati a 408,9 milioni in crescita del 4,3%. Merito dell’aumento del traffico ma anche del peso dei velivoli e della lunghezza del percorso, che per Enav si trasformano in maggiori tariffe. Una crescita consistente, visto che nel 2015 il numero di unità di servizio era negativo. «I dati dell’estate mostrano un forte incremento che rappresenta anche un indicatore positivo per il settore», ha spiegato Roberta Neri. L’attenzione ai costi (il numero di dirigenti è sceso di undici unità) nei sei mesi ha dato slancio ai margini: l’utile netto è salito 41,1% a 22,2 milioni. I dati hanno spinto in controtendenza rispetto a Piazza Affari il titolo che ha chiuso con un più 1,09%. Cosi il dividend yield per chi ha sottoscritto azioni si è mantenuto al 5%. Sarà distribuito assieme alla bonus share nel luglio del prossimo anno.
Conti e Pansa, 100 milioni per quotare l’hi-tech italiano
(f. ch.) I nomi dei soci sono molto noti: l’ex amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, l’ex amministratore delegato di Finmeccanica Alessandro Pansa, l’ex amministratore delegato di Bain Marco Costaguta, l’avvocato Francesco Gianni e Paolo Ferrario (Augent), che ne è l’amministratore delegato. Tutti e cinque sono soci paritari di una «spac» (Special purpose acquisition company). Si tratta di una società che nasce e viene quotata in Borsa allo scopo di raccogliere risorse per fare un’acquisizione. Nella fattispecie, la «Innova Italy 1» (questo il nome della Spac) si propone di raccogliere fino a 100 milioni di euro per sbarcare sull’Aim Italia il 19 ottobre e poi procedere a individuare la preda, una società di medie dimensioni non quotata in Borsa, che sarà cercata nei settori della meccanica fina, della robotica e del medicale. Saranno offerte a investitori istituzionali fino a 10 milioni di azioni al prezzo di 10 euro per ciascuna azione. I soci hanno messo in totale 2 milioni di euro destinati a finanziare per intero i costi dell’operazione. Nell’Ipo Banca Imi è global coordinator, oltre che joint bookrunner insieme a Banca Akros.
Enel nell’indice «Diversity»
(f. ch.) Enel è entrata nella Top 100 del nuovo Diversity and Inclusion Index di Thomson Reuters, che classifica oltre 5.000 aziende in termini di performance in materia di diversità e inclusione mediante i dati ambientali, sociali e di governance (Esg). Con un punteggio di 74,75, Enel si colloca al 25esimo posto dell’indice.