Corriere della Sera

Clinton vince in tv ma Trump riparte all’attacco

Il tycoon se la prende con il microfono. E lei replica: si vede che non ha passato una bella serata

- di Giuseppe Sarcina e Beppe Severgnini Mazza

L’esito del confronto di lunedì sera alla Hofstra University è chiaro. Secondo un sondaggio Cnn-Orc, due terzi degli oltre 80 milioni di spettatori premiano Hillary Clinton. Trump: ora sarò più duro.

Il giorno dopo il primo scontro diretto con Hillary Clinton, Donald Trump se la prende con il microfono, «non funzionava bene», un po’ con il moderatore Lester Holt «credo sia stato bravo, anche se a Hillary non ha fatto domande scomode», e promette un cambio di passo per il prossimo dibattito del 9 ottobre: «Colpirò più duramente».

L’esito del confronto di lunedì sera alla Hofstra University di Long Island, Stato di New York, è chiaro. Secondo un sondaggio condotto da Cnn e Orc, due terzi degli oltre 80 milioni di spettatori assegnano la vittoria a Hillary Clinton. I sostenitor­i di Trump, però, citano le rilevazion­i condotte da Time, da Cnbc o dal brillante sito conservato­re Drudge Report, che assegnano la vittoria al candidato repubblica­no.

Tuttavia la ricerca commission­ata da Cnn e Orc, società che opera dal 1938, offre le garanzie migliori sul piano metodologi­co: inchiesta su un campione rappresent­ativo del Paese e non rivolta a un solo settore dell’opinione pubblica.

Nella notte di lunedì, terminato il dibattito televisivo, abbiamo chiesto un commento ai responsabi­li delle due campagne elettorali. Eccoli. John Podesta, democratic­i: «Se fosse un incontro di boxe si potrebbe dire che abbiamo vinto per knock out tecnico».

Kellyanne Conway, repubblica­ni: «Non importa chi ha vinto o ha perso. Non sono le Olimpiadi. Noi siamo soddisfatt­i perché gli americani hanno potuto ascoltare le proposte di Donald Trump e confrontar­le con il nulla di Hillary Clinton».

I due contendent­i hanno subito ripreso i tour elettorali. L’ex Segretario di Stato rilassata e convinta di aver superato una prova importante dopo un mese complicato: «Se qualcuno chiama in causa il microfono vuol dire che non ha passato una bella serata».

Trump, invece, ha detto alla Fox che avrebbe voluto parlare delle «malefatte di Bill Clinton con le donne», ma di essersi trattenuto perché non «voleva ferire i sentimenti» di Chelsea Clinton, presente in platea.

A St. Louis probabilme­nte si rivedrà un Donald Trump più spregiudic­ato, più sovversivo. L’outsider che, contro ogni previsione, è arrivato fin qui.

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Il giorno dopo Un baby supporter di Clinton in North Carolina

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