Giunta Raggi Tutino rifiuta
Niente assessore al Bilancio. Il leader al M5S: non parlate di Roma
Giunta Raggi nel caos. Il magistrato contabile Salvatore Tutino si tira indietro per l’incarico di assessore al Bilancio. La replica: «Era uno dei candidati. A breve il nome». Grillo impone il silenzio stampa.
L’audizione La sindaca di Roma Virginia Raggi esce dal Senato dopo l’audizione in commissione Sport (Jpeg) (dopo quello «tecnico» di luglio, il nuovo step doveva essere dopodomani), il rischio che saltino tutti i servizi e con il previsionale da varare — pena commissariamento — entro il 31 dicembre. Per farlo, però, la manovra dovrebbe andare in giunta almeno entro la metà di ottobre, per «entrare» in Assemblea Capitolina in tempo per il voto finale.
E quello del «no» di Tutino, adesso, è un brutto colpo. Raggi glissa: «Il nome arriverà presto. Tutino era solo uno di quelli presi in considerazione». Ma, col caos che c’è, chi è disposto oggi ad accettare l’incarico? Anche sul fronte del governo, ci sono polemiche. Raggi ieri è intervenuta alla commissione Sport del Senato e nel corso dell’audizione ha chiesto «un patto per Roma con i soldi che erano destinati all’Olimpiade: spero che ora non ci siano ricatti».
Si tratta di circa 4 miliardi di euro, che Palazzo Chigi avrebbe messo a disposizione per le infrastrutture in vista dei Giochi. Alla Raggi risponde il sottosegretario Claudio De Vincenti: «Raggi non pensi di bluffare con noi: i soldi che sarebbero arrivati su Roma per le Olimpiadi andranno a Parigi o a Los Angeles. Aver rinunciato alle Olimpiadi toglierà perciò risorse alle periferie romane».
Il tweet Ringrazio di cuore tutti i portavoce M5S che non faranno né dichiarazioni né interviste su Roma nei prossimi giorni Grazie di cuore a tutti
Beppe Grillo