Grande guerra Valsugana, la più inutile delle battaglie inutili
Doveva essere un semplice diversivo, ne scaturì un massacro, per giunta del tutto ininfluente dal punto di vista delle operazioni belliche in quella fase della Prima guerra mondiale. Si tratta del combattimento che infuriò tra il 15 e il 16 maggio 1916 intorno al Monte Còlo, in Valsugana (Trentino), ricostruito nei particolari con un ricchissimo apparato iconografico da Luca Girotto ne Il lago della morte (Edizioni Dbs).
Negli stessi giorni gli austroungarici lanciarono più a sud la massiccia offensiva sull’altopiano di Asiago (passata alla storia in Italia come Strafexpedition), Il che era stata pensata dal loro comandante supremo, Franz Conrad von Hötzendorf, per cogliere alle spalle le nostre armate schierate lungo l’Isonzo dal suo rivale Luigi Cadorna.
L’azione di Monte Còlo serviva solo per tenere all’erta le truppe italiane di stanza in quel settore, mentre la partita decisiva si giocava altrove. Ma le circostanze del momento, ben ricostruite da Girotto, trasformarono invece quella che poteva essere una scaramuccia in una sanguinosa battaglia.
I due battaglioni austro-ungarici lanciati all’attacco, uno composto di romeni transilvani e l’altro di slavi dalmati, ne uscirono a pezzi: le loro perdite complessive furono di 873 uomini. Ma anche i reparti della brigata italiana Ionio, composta in prevalenza da soldati calabresi e siciliani al comando dello spietato generale Andrea Graziani, non se la cavarono a buon mercato, in quanto persero 234 effettivi.
Né il fatto di aver resistito vittoriosamente poté diventare per i nostri militari un motivo di vanto, perché ben presto dovettero abbandonare le posizioni difese a così caro prezzo, sotto l’incalzare delle forze asburgiche che avanzavano nel settore dell’attacco principale. Insomma, uno scontro sanguinoso e al tempo stesso irrilevante, che comunque meritava di uscire dal dimenticatoio.
Un’azione diversiva divenne uno scontro sanguinoso con perdite molto pesanti per le nostre truppe e per quelle austriache