Corriere della Sera

L’Europa che conta, Napoli si riaccende L’emozionato Sarri vuole già il primato

Dopo 3 anni la Champions torna al San Paolo: c’è il Benfica, in campo i titolariss­imi

- Napoli, ore 20.45 Monica Scozzafava

Notte Champions tre anni dopo. La prima per Maurizio Sarri che questa competizio­ne l’ha conquistat­a sul campo alla prima stagione sulla panchina del Napoli, e che stasera vivrà l’emozione del debutto davanti al proprio pubblico. Due anni fa lottava per la salvezza a Empoli; venticinqu­e anni fa, a Stia, neanche immaginava che avrebbe frequentat­o gli «eletti» del calcio internazio­nale. Cambiano gli scenari, certo. Ma lui resta il toscanacci­o sanguigno e anche impulsivo che poco si cura delle telecamere in eurovision­e e sbotta: «Sono uno che si arrapa persino per un’amichevole, pensate un po’ cosa posso provare per una partita così».

Probabilme­nte è anche questa la forza dell’uomo in tuta cui non va di snaturarsi, né di adeguarsi alle regole dell’immagine che il calcio moderno impone. Non disdegna la scaramanzi­a — buon sangue (napoletano) non mente — e quando deve analizzare la sfida con il Benfica, non si lascia andare a particolar­i velleità, nonostante abbia già messo fieno in cascina con la vittoria a Kiev contro la Dinamo. Stasera può allungare le mani sulla testa del girone, ma frena: «Per far bene, bisognerà avere pazienza e giocare bene. E sinceramen­te non so se basterà. Per parlare di primato sarà necessario conquistar­e punti anche con il Besiktas (la prossima al San Paolo, ndr)».

L’allenatore azzurro si prepara guardingo alla sfida con i portoghesi, che hanno vinto solo 3 delle ultime 17 trasferte di Champions. «Hanno storia e qualità, noi siamo ancora molto giovani». Almeno pubblicame­nte sceglie il profilo basso, nello spogliatoi­o è il solito martello pneumatico. E chiede ulteriorme­nte il sostegno del pubblico, consapevol­e che è tutto dalla sua parte. La Sanguigno Maurizio Sarri, 57 anni: «Sono uno che si arrapa per un’amichevole, pensate cosa posso provare per un match così» (Afp) notte Champions non porta pace tra Aurelio De Laurentiis e la tifoseria, la curva B ha già pronto un striscione contro il presidente al quale vengono imputati i prezzi alti dei biglietti (quaranta euro). Quarantami­la saranno al San Paolo, tanti rispetto alle gare di campionato ma inferiori rispetto agli esordi stagionali di Champions di Mazzarri e di Benitez. «Il pubblico dovrà darci una mano», insiste Sarri.

In campo ci penserà invece Arkadius Milik, centravant­i delle doppiette, che si riprende Più di quarantami­la i tifosi: ma c’è aria di contestazi­one contro De Laurentiis

il suo posto. Rispetto al campionato, Sarri ne cambierà almeno quattro, riposizion­ando nei ruoli i titolariss­imi della scorsa stagione. Mertens per Insigne e Allan che scalza di nuovo Zielinski. Hysaj si riaggrega alla linea di difesa. Callejon non riposa mai: andò via dal Real Madrid prima che i blancos vincessero la «decima» e ora cerca il decimo gol in Champions. Fin qui sette con il Real e due con il Napoli. sconfitte in casa per il Napoli che non ha mai perso al San Paolo una partita né di Coppa Campioni, né di Champions League. Il curriculum: 7 vittorie e 3 pareggi

Tifosi e tensioni

per il Napoli sulle 13 partite giocate finora nella fase a gironi della Champions più 2 pari e 3 k.o., gli azzurri sono riusciti a segnare più di due gol in una singola partita solo una volta

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