L’Europa che conta, Napoli si riaccende L’emozionato Sarri vuole già il primato
Dopo 3 anni la Champions torna al San Paolo: c’è il Benfica, in campo i titolarissimi
Notte Champions tre anni dopo. La prima per Maurizio Sarri che questa competizione l’ha conquistata sul campo alla prima stagione sulla panchina del Napoli, e che stasera vivrà l’emozione del debutto davanti al proprio pubblico. Due anni fa lottava per la salvezza a Empoli; venticinque anni fa, a Stia, neanche immaginava che avrebbe frequentato gli «eletti» del calcio internazionale. Cambiano gli scenari, certo. Ma lui resta il toscanaccio sanguigno e anche impulsivo che poco si cura delle telecamere in eurovisione e sbotta: «Sono uno che si arrapa persino per un’amichevole, pensate un po’ cosa posso provare per una partita così».
Probabilmente è anche questa la forza dell’uomo in tuta cui non va di snaturarsi, né di adeguarsi alle regole dell’immagine che il calcio moderno impone. Non disdegna la scaramanzia — buon sangue (napoletano) non mente — e quando deve analizzare la sfida con il Benfica, non si lascia andare a particolari velleità, nonostante abbia già messo fieno in cascina con la vittoria a Kiev contro la Dinamo. Stasera può allungare le mani sulla testa del girone, ma frena: «Per far bene, bisognerà avere pazienza e giocare bene. E sinceramente non so se basterà. Per parlare di primato sarà necessario conquistare punti anche con il Besiktas (la prossima al San Paolo, ndr)».
L’allenatore azzurro si prepara guardingo alla sfida con i portoghesi, che hanno vinto solo 3 delle ultime 17 trasferte di Champions. «Hanno storia e qualità, noi siamo ancora molto giovani». Almeno pubblicamente sceglie il profilo basso, nello spogliatoio è il solito martello pneumatico. E chiede ulteriormente il sostegno del pubblico, consapevole che è tutto dalla sua parte. La Sanguigno Maurizio Sarri, 57 anni: «Sono uno che si arrapa per un’amichevole, pensate cosa posso provare per un match così» (Afp) notte Champions non porta pace tra Aurelio De Laurentiis e la tifoseria, la curva B ha già pronto un striscione contro il presidente al quale vengono imputati i prezzi alti dei biglietti (quaranta euro). Quarantamila saranno al San Paolo, tanti rispetto alle gare di campionato ma inferiori rispetto agli esordi stagionali di Champions di Mazzarri e di Benitez. «Il pubblico dovrà darci una mano», insiste Sarri.
In campo ci penserà invece Arkadius Milik, centravanti delle doppiette, che si riprende Più di quarantamila i tifosi: ma c’è aria di contestazione contro De Laurentiis
il suo posto. Rispetto al campionato, Sarri ne cambierà almeno quattro, riposizionando nei ruoli i titolarissimi della scorsa stagione. Mertens per Insigne e Allan che scalza di nuovo Zielinski. Hysaj si riaggrega alla linea di difesa. Callejon non riposa mai: andò via dal Real Madrid prima che i blancos vincessero la «decima» e ora cerca il decimo gol in Champions. Fin qui sette con il Real e due con il Napoli. sconfitte in casa per il Napoli che non ha mai perso al San Paolo una partita né di Coppa Campioni, né di Champions League. Il curriculum: 7 vittorie e 3 pareggi
Tifosi e tensioni
per il Napoli sulle 13 partite giocate finora nella fase a gironi della Champions più 2 pari e 3 k.o., gli azzurri sono riusciti a segnare più di due gol in una singola partita solo una volta