Corriere della Sera

Nibali rientra da gregario e vola in Bahrein

Colbrelli vince la Tre valli, oggi la Milano-Torino. Un’auto investe un agente di polizia, tragedia sfiorata

- Marco Bonarrigo

Un ritorno che è anche un po’ un addio: 50 giorni dopo lo scivolone brasiliano che gli è costato una frattura alla clavicola e il probabile podio olimpico, Vincenzo Nibali è tornato ieri a gareggiare alla Tre valli varesine, antica e nobile classica «minore» del ciclismo azzurro.

Quella del siciliano è stata anche l’ultima corsa in maglia Astana in Italia. Nibali sabato salterà il Giro di Lombardia che ha vinto nel 2015 (il percorso è troppo duro per poter essere affrontato con tre settimane di allenament­o, spiega il coach Paolo Slongo) ma anche la Milano-Torino di oggi e il Gran Piemonte di domani. Chiuderà la stagione con le passerelle esotiche di Almaty e Abu Dhabi prima di vestire la nuova maglia del Team Bahrein.

Il vincitore del Giro d’Italia ha onorato l’edizione 96 della corsa, disputata sul circuito dei Mondiali 2008, prima tentando la fuga con Moreno Moser e poi spendendos­i per il compagno Fabio Aru. «Tutto bene fino all’ultimo giro — ha spiegato lo Squalo — poi le Ciao Astana Vincenzo Nibali, al rientro dopo l’incidente ai Giochi di Rio, ha corso per l’ultima volta in Italia con la maglia dell’Astana (Bettini) gambe hanno cominciato a girare a vuoto».

Nibali è lo stakanovis­ta tra i fuoriclass­e del ciclismo mondiale: in corsa ininterrot­tamente da gennaio, a dispetto della sosta per infortunio ha totalizzat­o 12 mila chilometri di gara in 71 giorni. Ora il suo obbiettivo sarà quello di convincere la federazion­e internazio­nale a concedere una licenza di prima serie (World Tour) a un team nato sotto l’ala protettiva del principe del Bahrein e che non ha sulla carta diritti acquisiti per riceverla.

Vincendo la Tre Valli in volata su Ulissi e Gavazzi (è il suo settimo centro stagionale) L’incidente Un’auto entrata contromano sul percorso ha investito l’agente di polizia che, in moto, apriva la carovana: per lui bacino fratturato Sonny Colbrelli ha creato non pochi problemi al c.t. azzurro Cassani, che lo considera come «terza scelta» tra le punte azzurre per il Mondiale di Doha dopo il campione olimpico Elia Viviani e Giacomo Nizzolo, meno vincenti di lui nel 2016. «Non avevo mai vinto così tanto — ha spiegato lo sprinter della Bardiani — e più di così non posso fare. Aspetto un’eventuale convocazio­ne e se non dovesse arrivare sarò comunque il primo tifoso azzurro».

Ieri in corsa si è sfiorata la tragedia. Un’auto si è immessa contromano sul tracciato uscendo da una strada non presidiata e ha falciato un agente di polizia che, in moto, apriva la carovana e ha evitato l’impatto con i corridori. Per lui frattura al bacino, per il gruppo dei profession­isti il decimo incidente grave a livello europeo in un anno. Il sindacato internazio­nale dei profession­isti chiede maggiori garanzie sulle «scorte mobili» non escludendo clamorose azioni di protesta.

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