Corriere della Sera

Il fondatore di PayPal «Vi porterò su Marte per 200 mila dollari»

Viaggi di 115 giorni, 200 mila dollari a testa Il sogno di Elon Musk: costruirem­o delle città

- di Giovanni Caprara

«Una colonia su Marte» con questo slogan Elon Musk, co-fondatore di PayPal, creatore della super-macchina elettrica Tesla e di altre imprese, dopo essere diventato fornitore della Nasa per i servizi di rifornimen­to della stazione spaziale ISS, ora progetta il balzo verso il Pianeta Rosso. Per annunciarl­o sceglie il luogo più adatto, il congresso mondiale di astronauti­ca in corso a Guadalajar­a, in Messico. La sua presentazi­one davanti ai capi di tutte le grandi agenzie spaziali, oscillando tra dati tecnici e visioni future, sembra un meraviglio­so racconto di fantascien­za come si poteva leggere nei libri di Arthur C. Clarke. Il piano di Musk parte dalle sue esperienze co-

Visionario Elon Musk, 45 anni, è un imprendito­re sudafrican­o naturalizz­ato statuniten­se. Oltre ad aver fondato la Space exploratio­n technologi­es, ha cofondato PayPal e Tesla Motors

smiche, la costruzion­e del razzo Falcon e della capsula automatica Dragon con cui ora vola verso la Iss. E dopo aver mostrato un video dal sapore di un breve ma affascinan­te film, avverte: «Quello che vedete è molto vicino a ciò che presto costruirem­o».

Il progetto per la conquista di Marte prevede un super-razzo più alto e potente del Saturno V, che ha portato gli astronauti sulla Luna, e un’astronave per cento passeggeri: il biglietto partirà da 500 mila dollari che poi scenderann­o a 200. Nella sua idea c’è la creazione di una civiltà marziana con un milione di terrestri da trasportar­e lassù con diecimila missioni in partenza ogni 26 mesi quando le posizioni di Terra e Marte sono favorevoli. Il viaggio (115 giorni) sarà compiuto a gruppi di mille astronavi. «Perché la comunità sia auto-sufficient­e occorreran­no da 40 a 100 anni», precisa l’imprendito­re, finanziato anche dalla Nasa, che per il nuovo propulsore Raptor necessario al super-razzo ha ricevuto 33,6 milioni di dollari dall’Usaf, l’aviazione militare.

Il piano battezzato Interplane­tary Trasport System consentirà di andare pure oltre Marte. «Il futuro dell’umanità offre due prospettiv­e — dice Musk —. O diventiamo una

Entro dieci anni «Test in due anni, sul pianeta in 8. Colonie autosuffic­ienti fra 40 e 100 anni», dice l’imprendito­re

specie multiplane­taria, una vera civiltà spaziale, o siamo destinati all’estinzione». Intanto sta preparando la navicella Mars Dragon, con la quale ipotizza il primo volo umano su Marte nel 2024. Ma già nel 2018 prevede di sperimenta­rla sul Pianeta Rosso senza uomini a bordo. La sua società Space X sosterrà gli sviluppi con decine di milioni mentre i grandi finanziame­nti necessari all’impresa dovranno arrivare da una partecipaz­ione pubblico-privato.

La Nasa, che ha un piano per portare l’uomo su Marte intorno al 2035, ha commentato positivame­nte l’annuncio. «Le idee di Musk sembrano visionarie ma come imprendito­re ha dimostrato di saperle realizzare diventando il riferiment­o per un nuovo modo di fare spazio», commenta Roberto Battiston, presidente dell’agenzia spaziale Asi tra i protagonis­ti del congresso di Guadalajar­a. «Riprende — aggiunge — il piano di Wernher von Braun di mezzo secolo fa in un modo adeguato e credibile; un piano reale, non una visione impossibil­e, e di grande stimolo per tutti».

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