Giovani, allo studio un assegno garantito (legato ai versamenti)
Nel documento c’è anche un fase 2, interventi che non entreranno nella legge di Bilancio, ma saranno oggetto di confronto tra governo e sindacati nel corso del 2017. Il più importante è la «pensione contributiva di garanzia» per i giovani che rischiano di avere un assegno troppo basso. In sostanza un pezzo di pensione garantita dallo Stato ma legata comunque agli anni di contributi versati. Al momento è solo un annuncio. Nel 2019 dovrebbe cambiare il meccanismo di rivalutazione degli assegni legato all’inflazione, tornando alle regole più vantaggiose che erano state prima congelate dal governo Monti e poi solo parzialmente ammorbidite. Altro intervento è la separazione delle spese per previdenza e assistenza. Sembra un dettaglio tecnico ma non lo è perché renderebbe meno difficile superare i periodici esami di Bruxelles che oggi considera spesa previdenziale, ad esempio, anche il Tfr.