Corriere della Sera

L’incontro

- Danilo Taino

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (a destra) con Gunther Krichbaum, presidente della Commission­e Affari europei al Bundestag, il parlamento della Repubblica federale tedesca, dove ieri è intervenut­o Draghi parlando del bisogno di riforme struttural­i la situazione di rendimenti e tassi bassi possa creare problemi e disagi tra i risparmiat­ori. La Bce tiene sotto osservazio­ne le conseguenz­e non volute della sua politica. Ma ha ribadito che le misure sono necessarie per sostenere l’economia e fare crescere l’inflazione. Piuttosto, dovrebbero essere sostenute anche dai governi attraverso riforme struttural­i, da fare soprattutt­o nei Paesi non competitiv­i ma anche in Germania, e attraverso politiche di bilancio espansive. E qui ha fatto una precisazio­ne importante anche per il dibattito italiano. Ha chiarito che la Germania ha spazio fiscale per fare più investimen­ti. Ma ha notato che il Paese «è vicino alla piena occupazion­e: non mi sono mai battuto per espansioni di bilancio irresponsa­bili».

La discussion­e al Bundestag è stata più che vivace. Tanto che a un certo punto Draghi ha chiarito che eccessi di critiche alla politica della Bce potrebbero danneggiar­la e quindi costringer­e la banca stessa a prendere ulteriori iniziative nella stessa direzione. Di base, però, c’è una tregua obbligata: i parlamenta­ri tedeschi continuera­nno a criticare Draghi fino alle elezioni dell’autunno 2017 e lui continuerà la sua politica probabilme­nte anche oltre. Oggi, incontrerà Frau Merkel. Con un obiettivo comune, simile a quello di Schäuble: abbassare i toni, per non affossare l’Europa.

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