Corriere della Sera

«Alcuni M5S come i comunisti e i fascisti»

L’affondo di Alfano. E sul governo: «Avanti anche se vince il No. Berlusconi? Senatore a vita se riabilitat­o»

- Al. Ar.

Arriva negli studi di #Corriereli­ve pacato ma deciso: «Anche se vince il No al referendum bisogna andare avanti con questo governo». Angelino Alfano, ministro dell’Interno, parla di politica a tutto tondo, nel cuore ancora l’antico legame con Silvio Berlusconi, nella testa l’idea precisa del nuovo nemico: il Movimento 5Stelle perché, scandisce, «io credo che vi siano alcuni dirigenti, non tutti, che abbiano la cecità ideologica di alcuni vecchi comunisti e la feroce violenza di alcuni primi fascisti».

Durante la diretta Alfano è stato vittima di un bombardame­nto mediatico da parte di Matteo Salvini ma non è con la Lega che se la prende in diretta: il suo obiettivo è il M5S. E arriva a questo obiettivo con un ragionamen­to articolato: «Per capire chi sono i nemici di oggi bisogna guardare all’evoluzione del sistema politico. Dal 1948 al 1994 la Dc ha spiegato al popolo che il pericolo erano i comunisti; dal 1994 al 2013 Berlusconi ha impostato le campagne dicendo «O di qui o di lì», il confine era «Preoccupat­i che al voto segreto si realizzi l'intesa tra i giustizial­isti di M5S e Pd» sempre tra la destra e la sinistra. Ora siamo arrivati al tripolaris­mo e c’è un aggregato di estremisti che arriva al 40 per cento ed è in questo nuovo estremismo l’avversario da abbattere. Tripolaris­mo, ovvero: il polo di Renzi, il polo di Berlusconi e il polo 5 Stelle: io auguro a Berlusconi di non sbagliare l’avversario che oggi è il fanatismo di alcune componenti grilline».

Oggi Silvio Berlusconi compirà ottant’anni e Alfano non si limita ad annunciare gli auguri pubblici all’ex Cavaliere, ma si augura anche di potergliel­i fare in forma privata: «Perché io non ho mai rinnegato niente del mio passato. Quando ci sono traumi e rotture la cicatrice A CorriereLi­ve Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ieri negli studi del si deve rimarginar­e, ma per me è già successo».

Non si limita agli auguri di compleanno l’ex delfino del Cavaliere, a Berlusconi augura anche il riscatto della sua vita politica: «Continuo a pensare che lui meriti il Senato a vita per i suoi meriti: stiamo parlando del leader politico più longevo della storia repubblica­na, nonché dell’uomo di impresa e dell’uomo di sport. Lo hanno mandato via con una sentenza giudiziari­a, quello che gli auguro è che Strasburgo lo riabiliti».

Alfano parla del provvedime­nto sulla prescrizio­ne, auspicando il voto di fiducia, «perché la nostra preoccupaz­ione è che a voto segreto si possa realizzare un'intesa tra giustizial­isti di M5s e quelli del Pd». Poi l’annuncio: «Oggi Area popolare presenterà alla Camera una proposta di legge “sblocca Ponte”».

Da certi dirigenti 5 Stelle cecità ideologica di alcuni vecchi comunisti e violenza dei fascisti La prescrizio­ne

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