Deutsche Bank: «Noi solidi» E Berlino smentisce un intervento
Il governo tedesco non sta preparando alcun piano di salvataggio di Deutsche Bank (ieri +1,9% in Borsa). Lo ha detto il ministero delle Finanze di Berlino. La smentita arriva dopo che il giornale «Die Zeit» aveva diffuso i dettagli di un salvataggio a cui starebbero lavorando Berlino, Bruxelles e Francoforte e che dovrebbe entrare in azione qualora la banca avesse bisogno di un aumento di capitale per far fronte alla mega-multa Usa. In un’intervista al tabloid popolare «Bild» il Ceo John Cryan ha detto che non è in programma per il momento alcun aumento di capitale e ha ribadito che la banca soddisfa i requisiti di capitale richiesti e ha riserve liquide più che sufficienti e livelli di rischio molto più bassi del passato. Il presidente della Bce Mario Draghi a margine dell’incontro al Bundestag ha dichiarato: «Non commento su singole istituzioni bancarie». Draghi ha, però, escluso che i problemi di Deutsche Bank siano legati ai tassi bassi. «Se una banca rappresenta un rischio sistemico per l’area euro non può essere a causa dei bassi tassi di interesse ma per altre ragioni». Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, non crede che «al momento l’intervento pubblico sia necessario». Intanto, la banca ha cominciato a fare cassa. Ha annunciato la vendita della filiale assicurativa britannica Abbey Life al gruppo Phoenix per 1,1 miliardi di euro.