Corriere della Sera

Christina, uno sprint in Ferrari per la storia Auto, la danese Nielsen può diventare la prima donna a conquistar­e un campionato

- Daniele Sparisci

altro successo a Watkins Glen, sul podio ad Austin. E la partecipaz­ione alla mitica 24 ore di Le Mans.

Suo padre Lars-Erik è stato un onesto driver, Christina fino a 13 anni di corse capiva poco e nemmeno voleva saperne. Poi un giorno è salita su un kart e ha messo in fila otto ragazzini. «Un’adrenalina incredibil­e: da allora ho capito che volevo fare questo mestiere, ogni volta non vedevo l’ora di tornare a gareggiare», ha raccontato. Sulle differenze di genere ha sempre avuto le idee chiarissim­e: «Non sono una donna pilota, sono un pilota donna. Voglio competere ad armi pari con i maschi e batterli. Il resto non mi interessa, mi interessa solo coltivare e realizzare i miei sogni». Che vanno oltre la pura velocità: grazie a una borsa di studio del governo danese, Christina, che vive in California, segue un corso di laurea in marketing e comunicazi­one. Donna in rosso Christina Nielsen, 24 anni, può diventare la prima donna a vincere un campionato di automobili­smo. Assieme ad Alessandro Balzan ci proverà ad Atlanta con una Ferrari 488 GT3 nell’Imsa americano

Poi però si torna sempre alla pista, perché di lei in giro si dice un gran bene. Il compagno di squadra Alessandro Balzan l’ha descritta così: «Quando guida è come se vedesse a 360 gradi. Sa quando è il momento giusto di spingere al cento per cento, quando dosare le energie e quando andare all’attacco». Ma l’endorsemen­t più «pesante» arriva dal connaziona­le Tom Kristensen, «Mister Le Mans», per il record di nove successi nella leggendari­a 24 Ore francese: «Mi piace il modo in cui si pone: vuole solo essere giudicata dai risultati. Ha la mentalità giusta e soprattutt­o è veloce».

Adesso a Christina resta solo «l’ultimo miglio» da percorrere: se tutto andrà come da copione, la sua impresa sarà ricordata come quelle di Michelle Mouton, regina dei rally ai tempi del mostruoso Gruppo B, di Jutta Kleinschmi­dt che sbancò la Dakar nel 2001, di Lella Lombardi, unica donna a punti nella storia della F1.

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