Corriere della Sera

Contratti ad hoc e dati falsati Nelle carte su Muraro l’ombra di Mafia Capitale

L’asse con Fiscon, ex dg di Ama. I due indagati per abuso d’ufficio

- fsarzanini@corriere.it di Fiorenza Sarzanini

ROMA Fu il direttore generale di Ama Giovanni Fiscon, uno dei principali imputati nel processo di “Mafia Capitale”, a siglare i contratti di Paola Muraro con la municipali­zzata. E la scelse anche come consulente giudiziari­o nei suoi processi. Per questo è adesso indagato con lei per il reato di abuso d’ufficio, sospettato di aver aggirato le norme pur di favorirla. Si aggrava dunque la posizione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma. È stato l’ascolto delle nuove telefonate inserite nel fascicolo d’indagine sull’organizzaz­ione guidata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati a dare la svolta. Il resto lo hanno fatto le verifiche degli atti sequestrat­i presso l’azienda di gestione dei rifiuti: delineano un quadro che mette l’assessore al centro di interessi ritenuti illeciti dai pubblici ministeri. Una situazione compromess­a tanto che l’avvocato di Fiscon, Salvatore Sciullo, che aveva accettato di difendere anche Muraro, è stato costretto a rimettere il mandato chiedendo all’assessore di farsi assistere da un altro legale.

Il ruolo dirigenzia­le

La contestazi­one più grave riguarda l’incarico ottenuto da Muraro all’interno di Ama. Non una semplice consulente, come previsto dagli accordi siglati, ma una vera e propria manager che aveva la delega alla gestione degli impianti Tmb e dei tritovagli­atori. Secondo gli accertamen­ti svolti dai carabinier­i del Noe, Muraro avrebbe favorito la contraffaz­ione dei risultati sia per quanto riguarda la quantità, sia per la qualità del materiale trattato. E avrebbe favorito le aziende del ras dei rifiuti Manlio Cerroni accettando che gli impianti di Ama lavorasser­o a regime più basso di quanto era invece possibile e consentend­o così alle ditte private di poter smaltire il resto della spazzatura. Non solo. Analizzand­o le delibere si è scoperto che Muraro fu scelta nonostante all’interno della municipali­zzata c’era chi poteva svolgere le sue stesse mansioni e — come dice la legge — doveva dunque essere favorito rispetto a un consulente “esterno”.

Il patto sugli onorari

La delega del pubblico ministero Alberto Galanti — titolare del fascicolo con l’aggiunto Paolo Ielo — si concentra anche su un accordo siglato da Fiscon per farsi assistere nei processi proprio da Muraro. I dirigenti possono ottenere che le spese vengano pagate dall’azienda solo se il reato contestato è nell’esercizio delle funzioni, e dunque escludendo il dolo. Fiscon aveva invece fatto in modo che gli onorari della Muraro fossero pagati in tutti i casi, compresi quelli di dolo e colpa grave, così abusando della propria funzione e traendone un indubbio vantaggio economico. E adesso anche di questo “patto” entrambi dovranno fornire spiegazion­i.

Le trenta telefonate

Sono una trentina le nuove conversazi­oni trascritte dai carabinier­i del Ros e allegate agli atti del nuovo fascicolo. Muraro parla spesso con Fiscon e con l’ex amministra­tore delegato di Ama Franco Panzironi. Ma ci sono anche alcuni di colloqui di funzionari che parlano del suo ruolo. I magistrati stanno decidendo le prossime mosse. È possibile che l’assessore venga convocata al termine di queste verifiche e che anche Fiscon sia chiamato per l’interrogat­orio. Ma non è escluso che si decida invece di sollecitar­e direttamen­te il giudizio, ritenendo che il quadro sia sufficient­e a svolgere un processo con rito immediato. E in questo caso si dovrà vedere quali decisioni prenderà la sindaca Virginia Raggi. Finora, pur sapendo sin dallo scorso luglio che era stata iscritta nel registro degli indagati per illeciti ambientali, ha sempre difeso l’assessore sostenendo di voler attendere la lettura delle carte processual­i. A breve gli atti saranno probabilme­nte pubblici e la giunta del Campidogli­o dovrà affrontare l’ennesima prova. Forse quella decisiva.

 ?? (foto Jpeg) ?? In Aula La sindaca di Roma Virginia Raggi saluta i sostenitor­i nel corso della seduta dell’assemblea capitolina in cui è stata approvata la mozione sulla rinuncia alla candidatur­a di Roma per l’Olimpiade del 2024
(foto Jpeg) In Aula La sindaca di Roma Virginia Raggi saluta i sostenitor­i nel corso della seduta dell’assemblea capitolina in cui è stata approvata la mozione sulla rinuncia alla candidatur­a di Roma per l’Olimpiade del 2024

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