Corriere della Sera

La sfida di Sala: «A Milano la fondazione per il volontaria­to»

Il sindaco al confronto sul «Bello dell’Italia», l’inchiesta del «Corriere» sul patrimonio culturale del Paese

- Roberta Scorranese

«Milano vuole diventare capofila del terzo settore e si candida a ospitare la sede nazionale di Fondazione Italia Sociale», l’organismo previsto dalla legge di riforma del volontaria­to che dovrà coordinare i progetti delle associazio­ni sul territorio. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Giuseppe Sala nella tappa milanese del Bello dell’Italia, l’inchiesta del Corriere che da sei mesi indaga il potenziale del patrimonio culturale del Paese.

All’Unicredit Pavilion, accanto al sottosegre­tario al Lavoro e Politiche Sociali Luigi Bobba e al governator­e della Lombardia Roberto Maroni, Sala si è augurato che «la cosa si possa concretizz­are già nei primi mesi dell’anno». La tappa milanese, poi, oltre alla voce di Giacomo Poretti e alla chitarra di Franco Mussida, ha dato spazio ad alcune delle migliaia di associazio­ni presenti sul territorio e ha lanciato l’hashtag #Milanoèsol­idaleperch­é: il cammino intrapreso

Oggi tavola rotonda in Senato, il 3 ottobre tappa a Napoli, il 5 gran finale a Catania

dall’inchiesta, infatti, non finisce con i sei eventi nelle città da nord a sud, ma assume sempre di più la fisionomia di un grande movimento collettivo che include associazio­ni, istituzion­i, privati cittadini.

E oggi il Corriere organizza una tavola rotonda al Senato con la vice presidente Valeria Fedeli, i rappresent­anti di alcuni organismi come il Fai, alla presenza di politici e imprendito­ri: l’idea è quella di trovare insieme alcuni punti cardine per rilanciare l’economia grazie alla bellezza, intesa non solo come arte, storia, paesaggio, ma estesa anche ai saperi artigianal­i e alle attività imprendito­riali, alla tecnologia e all’ambiente. Il racconto di questa discussion­e allargata aprirà lo speciale del Corriere in edicola il 6 ottobre, dedicato al cammino dell’inchiesta. Un cammino che, nel roadshow di eventi diffusi ancora in corso, ha cucito un racconto variegato dell’Italia.

Nella tappa di Rovereto, al Mart (il 27 settembre), grazie a video e a testimonia­nze dal vivo, la storia del Trentino si è intrecciat­a con il tessuto artigianal­e e produttivo della regione, capace oggi di riconverti­re in modo virtuoso le sue strutture industrial­i, come le ex centrali elettriche. Su tutto, le parole di Alessandro Bergonzoni e le performanc­e di danza di Abbondanza-Bertoni.

Al Molo IV di Trieste (il 28) La mano che pensa ha riletto la bellezza del gesto, dell’arte visiva e della musica con gli strumenti che le neuroscien­ze stanno mettendo a punto sui meccanismi cerebrali. Oltre a scienziati come Raffaella Rumiati e Luca Ticini, il concerto dei Deproducer­s (con la voce narrante dell’astrofisic­o Fabio Peri) ha mostrato un modo nuovo di raccontare la scienza.

Il 3 ottobre tappa a Napoli e poi, il 5, gran finale a Catania.

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