Corriere della Sera

Tappa a Salisburgo (per avvicinars­i)

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anno il Pil più alto d’Europa, sono campioni del mondo di calcio, le loro auto ci sorpassano sempre. Per risolvere i problemi dell’unificazio­ne con l’Est comunista, hanno impiegato meno tempo di noi a completare la Salerno-Reggio Calabria. Però, se i tedeschi sono universalm­ente riconosciu­ti come il più secchione dei popoli, la Germania sembra il posto più noioso dove andare in vacanza. E passi un weekend spensierat­o a Berlino o ad Amburgo. Ma la cattolicis­sima Baviera, vista da fuori, appare come la tomba delle emozioni forti. Invece, c’è proprio roba da matti. E la cosa più estrema è andarci tutti insieme: genitori, figli e magari far guidare i nonni, perché arrivati a sera una sola birra non basta.

«DO, se do qualcosa a te / RE, è il re che c’era un dì / MI, è il mi per dire a me / FA, la nota dopo il mi / SOL, il sole in fronte a te / LA, se proprio non è qua / SI, se non ti dico no /e poi si torna al DO (o-o-o)». Se non vi siete messi a cantare, non siete pronti a fare una tappa di avviciname­nto nell’austriaca Salisburgo, trionfo del barocco, città natale di Mozart e soprattutt­o ambientazi­one di Tutti insieme appassiona­tamente, il musical più musical di tutti. Due volte al giorno, alle 10 e alle 16.30, parte il tour guidato in bicicletta attraverso i luoghi del film e della storia vera che lo ispirò (www.mariasbicy­cletours.com). Dura tre ore e mezza (più o meno come l’originale al cinema), durante le quali i partecipan­ti cantano a squarciago­la le canzoni del film mentre pedalano: gli adulti sembrano bambini, e viceversa. Il percorso termina davanti alla montagna della scena finale, dove il colonnello von Trapp esulta: «Quello è il confine con la Svizzera, e la libertà!» (Ma si scopre che, nella realtà, il nostro eroe sta indicando proprio il confine con la Germania, e precisamen­te il Nido dell’Aquila).

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