Minecraft insegna storia e geometria
Arriva la versione del videogioco da utilizzare nelle scuole. La prima mappa è di un italiano
Al posto della lavagna, un mondo fatto a blocchi. Invece del gessetto, una tastiera. Imparare divertendosi? Non è solo un’utopia ma anche l’ambizione di Microsoft, che il primo novembre lancia la «Minecraft Education Edition», basato sul videogioco in stile Lego da più di cento milioni utenti nel mondo che ha acquisito nel 2014 per 2,5 miliardi di dollari. E lo presenterà per la prima volta in Italia all’evento del Corriere Italia Digitale il 7 e 8 novembre. «Per noi investire nell’istruzione è fondamentale - spiega Deidre Quarnstrom, a capo di Minecraft Education - Ci siamo chiesti come potevamo formare i cittadini di domani. E Minecraft è lo strumento migliore. Stimola creatività e sperimentazione».
Matematica, scienze, storia. Qualsiasi materia può essere spiegata attraverso la costruzione di oggetti ed edifici con mattoncini colorati. Ne è certo Marco Vigelini. Informatico e padre di una bambina, ha abbracciato la filosofia del «game-based learning» con l’associazione CoderDojo, che offre laboratori gratuiti di programmazione ai più piccoli. «La maestra di mia figlia mi ha minacciato - scherza - se non ci aiuti la boccio». Entrando in classe, nell’istituto comprensivo di Allumiere, in provincia di Roma, ha subito notato l’entusiasmo per Minecraft. Da lì, la svolta: «L’insegnante spiegava alcune cose e altre le tralasciava. Poi, nel videogioco, gli alunni dovevano trovare le informazioni mancanti. Abbiamo subito conquistato l’attenzione di tutti. Anche quelli che partecipavano poco si lasciavano coinvolgere». Non è un percorso facile. E il problema non sono i bambini perché, come spiega Vigelini, «gli unici inesperti quando si parla di Minecraft sono gli adulti». Molti docenti sono restii alle nuove tecnologie. Quando si trovano davanti a uno strumento, come questo, sono spiazzati. Serve la voglia di mettersi in gioco, quella che ha avuto la maestra di sua figlia, Alisia Arconi. Insieme hanno creato la prima mappa specifica per «Minecraft Education Edition». Materia scelta: la geometria. «A maggio - racconta l’informatico - Microsoft mi ha chiesto di testare la nuova piattaforma e di proporre una lezione. E noi ci siamo dedicati ad aree e perimetri».
Sono 15 mila in tutto il mondo gli studenti e gli insegnanti che hanno provato in anteprima l’ultima novità del mondo Minecraft. L’idea di rendere il gioco uno strumento didattico nasce nel 2011 da un gruppo di insegnanti che, con la startup TeacherGaming, creano MinecraftEdu. A gennaio l’acquisizione. Microsoft raccoglie lo spunto e lo potenzia: «Abbiamo aggiunto nuovi strumenti, come un pannello di controllo, Classroom Mode, da cui gli insegnanti possono osservare gli alunni durante il gioco. Poi nuove caratteristiche che rendono l’ambiente più adatto all’apprendimento. Ma l’anima del gioco rimane la stessa», spiega Deidre Quarnstrom. Microsoft punta quindi ad invadere le scuole, rivoluzionando i
metodi di insegnamento tradizionali. E non si ferma qui: «Una delle aree in cui vogliamo investire - continua Quarnstrom - è la programmazione. L’anno scorso abbiamo realizzato un tutorial con Code.org che ha avuto molto successo. È stata utilizzata da 30 milioni di studenti nel mondo». Mentre secondo Matt Booty, responsabile dell’area Minecraft per Microsoft, «uno dei possibili sviluppi futuri potrebbe connettere il mondo fisico con quello virtuale. Ovvero ideare qualcosa nel mondo virtuale a blocchi e poi realizzarlo con una stampante 3D. C’è una generazione di gamer che sta crescendo e che vede Minecraft come uno strumento di progettazione». Un’invasione - pacifica - che potrebbe portare il videogioco anche nelle aule universitarie di ingegneria e architettura.
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