Il salone di Parigi e il contratto di Detroit per Fca e Ford
(B. Car.) «Psa è pronta per fare un’alleanza». Lo ha dichiarato Carlos Tavares (nella foto) il capo del gruppo francese presente al «Mondial» di Parigi che apre i battenti al pubblico domani. Un salone di rottura perché l’industria dell’auto è al bivio, alle prese con la rivoluzione culturale necessaria per sviluppare l’auto del futuro. Anche se, ancora per vent’anni, si venderanno tanti motori a benzina e diesel, a Parigi si parlerà di elettrico, ibrido e guida autonoma. Il gruppo Vw ha lanciato una nuova piattaforma che servirà a tutti i suoi dodici marchi per arrivare a una produzione a emissioni zero. I giapponesi di Toyota e di Nissan spingono su questo fronte, forti di una tecnologia sperimentata da anni (nuova architettura per la Toyota Prius Plug-in Hybrid, anteprima mondiale per la Micra, anche in versione elettrica). Alla manifestazione spicca l’assenza di diverse case (Ford, Mazda, Volvo) e di alcuni presidenti tra cui Sergio Marchionne impegnato in Canada nel rinnovo del contratto di lavoro quadriennale Unifor (sigla del sindacato) che ha scelto General Motors come azienda di riferimento per delineare un accordo quadro di guida anche per le altre due case di Detroit, Ford e Fiat Chrysler. Il contratto, scaduto lunedì scorso, riguarda quasi 21 mila dipendenti e i sindacati chiedono impegni precisi sugli investimenti. Sia Fca che Ford pare non intendano seguire gli schemi previsti da Gm, ritengono i costi salariali proposti troppo elevati, in particolare le condizioni che riguardano i nuovi assunti. Il ceo di Fca, che è anche al vertice di Ferrari, non vuole delegare a nessuno questa competenza «di negoziatore». Ha seguito dagli Usa la presentazione della nuova Ferrari Gtc4 Lusso, soddisfatto delle positive performance dell’azienda. «Per quasi tutti i modelli — ha detto Enrico Galliera, direttore commerciale del Cavallino — l’attesa è lunga, per la 488 dai 12 ai 24 mesi». C’è poi la Giulia, che sarà esposta anche nella versione «Veloce», dotata di motori potenti, trazione integrale (sistema Q4) e cambio automatico a otto rapporti. La vettura iconica di Alfa Romeo (inizierà la commercializzazione in Usa da ottobre) in oltre due mesi è stata inserita da più di 300 società nella car policy aziendale. Inoltre sono stati sviluppati modelli riservati al mondo delle flotte in attesa del lancio, al salone di Los Angeles a novembre, del suv Alfa Romeo Stelvio e della Jeep del segmento C che viene costruita nell’impianto di Goiana, in Brasile.