Corriere della Sera

Trump resta sempre più solo E Hillary vola nei sondaggi

Usa Il leader repubblica­no Ryan: ora non sostengo Donald

- Di Giuseppe Sarcina Danna, Gaggi

Anche il secondo round dei dibattiti televisivi se lo aggiudica Hillary Clinton. Ma senza riuscire a mettere al tappeto Donald Trump. Il candidato repubblica­no, dopo le gaffe sessiste, è stato abbandonat­o anche dallo speaker del suo partito, Paul Ryan.

Gay Talese non vuole parlare di politica. Con il tono dispettoso e sbrigativo che usa quando si annoia, dice che quella di Donald Trump e Hillary Clinton è «la loro storia», mica la sua. «Preferisco lasciare che usino le loro parole per descrivers­i, come d’altronde stanno facendo». Eppure il maestro del giornalism­o letterario, definito, spesso pigramente, padre del «new journalism», a 84 anni — 13 libri pubblicati e migliaia di articoli sul ventre dell’America — ha idee molto chiare sui due protagonis­ti della corsa alla presidenza. Non voterà per Hillary Clinton che considera «il peggior segretario di Stato visto il caos che ha creato in politica estera». E su Trump, sfodera un’inaspettat­a compassion­e.

Lo compatisce? È una provocazio­ne.

«Ci pensi. Ogni giorno c’è un articolo che gli getta fango addosso. Ogni santo giorno apre i giornali, accende la television­e e ci sono notizie e commenti che lo descrivono come un uomo orribile. Consideri solo il “New York Times”: un giorno è un fascista, quello dopo è un maiale, l’altro ancora è uno stupratore, poi un uomo di affari che ha fatto soldi rubando. In un attimo si arriva a dire che è un pessimo padre. I suoi figli sono fantastici! Quindi, evidenteme­nte,non è vero. Ha avuto tre mogli, e allora? Saranno fatti suoi»

Lo sta difendendo?

«Mi interessa il meccanismo, non il politico. Pensi ad Alec Baldwin, lo conosce?»

L’attore?

«Ecco, a un certo punto sua moglie, ex moglie, ha tirato fuori un audio in cui lui rimprovera­va la figlia e l’ha messo su internet. Nel giro di poche ore è diventato un mostro.

La diffamazio­ne, le bugie funzionano così: ci mettono

un attimo a diffonders­i e a inchiodart­i. Quando diventi famoso succede sempre». È successo anche a lei.

«Io ho sempre voluto portare il giornalism­o in aree dove nessuno lo conduce: la privacy sessuale, la devianza, il voyeurismo. Questo in America vuol dire tentare continuame­nte il suicidio letterario. Sono ossessiona­ti dal politicame­nte corretto e quando solletichi la loro morale, ricevi in cambio solo disastri». Faccia un esempio.

«Quando ho scritto La donna d’altri sono stato ostracizza­to dalla comunità letteraria perché avevo osato andare in territori vietati. All’epoca dovevo essere nominato presidente del PEN Literary Awards (il più importante riconoscim­ento letterario Usa ndr), e mi fecero fuori. Le donne della comunità letteraria, soprattutt­o, fecero in modo che ne venissi escluso».

A proposito di donne, ha dichiarato che nessuna ha influenzat­o il suo lavoro, sollevando molte polemiche. «Perché ho detto la verità, e

Gay Talese, maestro del giornalism­o letterario, ha 84 anni, 13 libri pubblicati e migliaia di articoli

Non voterà per Hillary Clinton e dice che Donald Trump viene attaccato troppo duramente dal «New York Times» in America non lo fa nessuno. Essere un italoameri­cano negli anni Quaranta non era un giorno di sole, glielo assicuro. A diciotto o venti anni mica volevo essere uno scrittore o un poeta? Volevo diventare una stella del giornalism­o sportivo. È evidente che non potessero esserci donne a ispirarmi.

Lei e la morale del suo Paese non sembrate andare molto d’accordo.

«È per questo che, a 84 anni, dico di non essere totalmente americano. Sono ancora un outsider. Mica lo sono solo gli afroameric­ani, le lesbiche o i transgende­r? lo sono anche io. La mia intera vita letteraria è quella di un outsider che ha contaminat­o il giornalism­o letterario portando la verità non rassicuran­te della vita. Non lo fa nessuno e sa perché? Perché è un suicidio. Non puoi fare parte della comunità letteraria se scrivi di certe cose. E io invece voglio assumermi dei rischi, voglio scrivere stupidi libri coraggiosi. L’ho fatto sempre, a 20 anni come a 84. E continuo».

Ogni giorno c’è’ un articolo contro di lui. Lo descrivono come un uomo orribile: un giorno è fascista, quello dopo è maiale

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