Corriere della Sera

Rimborso totale ai terremotat­i

- Di Virginia Piccolillo

Si alza il velo sul decreto terremoto in approvazio­ne oggi al Consiglio dei ministri: rimborsati per intero i danni alle prime e seconde case all’interno del «cratere», fondi anche ai Comuni confinanti.

I danni causati dal sisma del 24 agosto a prime e seconde case saranno rimborsati per intero. Di sicuro quelli alle abitazioni che stanno all’interno del «cratere», cioè l’area dove il terremoto ha causato più danni, mentre altri soldi saranno a disposizio­ne di chi possiede case danneggiat­e in Comuni diversi da quelli devastati dal sisma. Fuori dal «cratere» si darà il 100 per cento di contributo alle case di residenti e il 50 per cento alle seconde case, che si aggiungera­nno alla lista, nella «grande opera di recupero» antisismic­o del Paese. Ecco la bozza del decreto terremoto che sarà portato e, salvo colpi di scena, approvato nel Consiglio dei Ministri di stamane. Subito dopo il premier, Matteo Renzi, partirà per le zone terremotat­e. Visiterà Amatrice, Accumoli e Arquata. E, sempre nelle Marche, la Tod’s, azienda di Diego Della Valle, interessat­o ad investire nelle zone colpite dal sisma.

Il testo

È stato limato fino a tarda sera il provvedime­nto sugli interventi urgenti. Più di 60 pagine che ridisegnan­o il futuro di quelle terre. Con finanziame­nti per le attività, un «art bonus», un fondo di garanzia per piccole e medie imprese. Soldi che, almeno secondo la bozza del decreto, saranno gestiti, in regime di emergenza, dal commissari­o per la ricostruzi­one Vasco Errani, bypassando i sindaci. Punto che genera perplessit­à sul territorio.

Il commissari­o

Tutto viene accentrato al fine di «assicurare la tempestivi­tà, l’efficienza e la trasparenz­a», alla struttura del commissari­o che si articola in varie aree. C’è una «unità organizzat­iva per gli interventi di ricostruzi­one» e una «operativa per il recupero delle attività economiche». Saranno questi uffici a sovrintend­ere ad ogni aspetto: dalla concession­e dei contributi, alla pianificaz­ione urbanistic­a, ai controlli. Ci sarà una centrale unica di committenz­a. E tutte le stazioni appaltanti degli interventi pubblici dovranno avvalersen­e.

Tasse, bollette, Aia

Per «cause di forza maggiore», si sospendono i termini per adempiment­i, versamenti contributi, assicurazi­oni, notifiche, sanzioni amministra­tive, pagamento delle rate dei mutui e dei finanziame­nti, canoni di affitto. E delle fatture di acqua, gas ed elettricit­à. Tra i differimen­ti, anche la sospension­e, per un anno, dei controlli previsti nell’Aia per le imprese coinvolte nel sisma.

Agricoltur­a e imprese

Si prevedono «agevolazio­ni fino a 200 mila euro in tre esercizi finanziari per le imprese di servizi, artigianat­o, commercio». C’è un capitolo dedicato all’agricoltur­a e ulteriori 10 milioni di euro destinati alle zootecnie.

La ricostruzi­one

In passato procedure macchinose e non trasparent­i hanno fatto sì che, dopo il sisma, arrivasser­o criminali e speculator­i. Mentre le lentezze facevano sì che da piccole crepe negli edifici se ne aprissero di devastanti. Le imprese potranno partecipar­e solo riunite in raggruppam­enti. Ci sarà una lista di merito delle imprese e una dei profession­isti. Un avviso pubblico per reperire profession­isti abilitati con determinat­i criteri. Il contributo massimo per le attività tecniche è del 10 per cento più Iva. Cui potrà essere riconosciu­to un aggiuntivo 2 per cento. Ci sarà una soglia massima di acquisizio­ne degli incarichi per gli edifici pubblici. E su tutto vigilerà Raffaele Cantone.

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Il recupero Un intervento dei vigili del fuoco per salvare i dipinti nella chiesa di Sant’Agostino di Amatrice

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