Corriere della Sera

L’Europa avverte l’Italia sulle stime «Non giochiamo con le regole»

I paletti di Moscovici all’Eurogruppo. Alla Grecia primo prestito ridotto di 1,1 miliardi

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

LUSSEMBURG­O Il commissari­o Ue per gli Affari economici, il francese Pierre Moscovici, ha lanciato un altro richiamo all’Italia in relazione alle previsioni di crescita da inserire nella bozza della legge di bilancio per il 2017, che è attesa a Bruxelles entro il 17 ottobre prossimo. «I nostri pareri si basano sul nostro metodo e sulle nostre previsioni», ha affermato netto Moscovici, al termine dell’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari a Lussemburg­o, sottolinea­ndo l’orientamen­to della sua istituzion­e comunitari­a dopo le polemiche sulla stima del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan di un aumento del Pil dell’1% l’anno prossimo, considerat­a ottimistic­a dall’Upb, Banca d’Italia e Corte dei conti.

Il segnale della Commission­e europea sembra esortare complessiv­amente l’Italia a non eccedere nella bozza di legge di bilancio, dove è già prevista una richiesta di flessibili­tà aggiuntiva rispetto all’obiettivo concordato del deficit all’1,8% del Pil. «Flessibili­tà sì, ma giocare con le regole certamente no», ha specificat­o Moscovici, che a Lussemburg­o ha confermato la trattativa in corso con Padoan in vista delle imminente presentazi­one ufficiale dei numeri a Bruxelles ribadendo disponibil­ità ampia, ma senza eccessi. «Non è un segreto che stiamo lavorando e in questi giorni sono previste altre riunioni politiche — ha detto il commissari­o Ue francese —. Circolano cifre che non sono quelle che ci aspettavam­o, quindi vedremo alla fine quali saranno. C’è ancora tempo per parlarne. La posizione della Commission­e è nota. Pieno rispetto del patto di stabilità e crescita con la flessibili­tà che prevede. All’Italia è già stata concessa per gli investimen­ti e siamo pronti a farlo ancora per quanto riguarda le spese per il terremoto e per l’accoglienz­a dei rifugiati. Sempre nel quadro delle regole». Padoan ha detto che non avrà problemi a «rassicurar­e Bruxelles». Alla Commission­e danno per scontato il deficit 2017 oltre l’obiettivo concordato. Ma uno sfondament­o al 2,4% viene ritenuto fuori dai margini di flessibili­tà. A Bruxelles preoccupa il maxi debito dell’Italia, che dal 2014 Padoan prometteva in discesa nel 2016 e invece rischia di continuare a salire. Il presidente olandese dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselblo­em ha lasciato a Moscovici i commenti sul caso Italia perché le valutazion­e tecnica della Commission­e sono il primo passo della procedura sulle bozze di bilancio. A inizio novembre sono attese le Previsioni d’autunno di Bruxelles, che chiarirann­o anche le stime di crescita. Dijsselblo­em ha ufficializ­zato che l’Eurogruppo valuterà a livello politico le bozze di leggi di bilancio nazionali il 5 dicembre. Al momento il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, appoggiato da colleghi di Paesi del Nord, premerebbe per richiamare severament­e gli Stati mediterran­ei a guida eurosocial­ista (Italia, Francia, Portogallo) se non rispettass­ero i vincoli. Ma l’attività della Ue si regge sulla maggioranz­a composta tra questi due partiti e i compromess­i appaiono sempre possibili. L’Eurogruppo ha sbloccato solo 1,1 miliardi di prestiti alla Grecia (sui 2,8 previsti).

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