«Ecco perché il viaggio futuro sarà sempre più disconnesso»
l racconto di viaggio non tramonterà mai, sarà sempre la fonte ispirazionale più forte a far muovere le persone». Se lo dice uno come Kash Bhattacharya, nato in Inghilterra da genitori indiani, residente a Madeira, innamorato di Bologna, considerato uno dei travel blogger più influenti anche in virtù del suo ruolo di Social media outreach specialist e Director of Creative Concepts in Iambassador, attivissima società di sviluppo di campagne di marketing digitali legate appunto al viaggio, allora c’è da credere davvero che le nuove tecnologie si affiancheranno sempre di più allo storytelling classico senza snaturarlo. «Snapchat, Instagram stories sono mezzi al servizio della narrazione. Cambia la piattaforma, lo strumento — spiega, anticipando i temi del dibattito che terrà il 14 ottobre intitolato How is the future of destination marketing shaping? — ma solo il racconto fatto di parole arricchito da immagini, video, può emozionare, toccare il desiderio della gente. Si tratta di migliorare sempre di più l’interazione tra tecnologia e contenuti di narrazione».
Nell’epoca in cui, grazie al calo dei prezzi del petrolio, alla sharing economy che ha stimolato la creatività dei viaggiatori, spostarsi non è mai stato tanto economico, Bhattacharya invita ad andare a scoprire le tante zone ancora poco battute dal turismo. «Penso al Western Australia, al Nord della Scozia, città come Inverness, oppure Aarhus in Danimarca, alle foreste della Lapponia da percorrere in bicicletta in completa solitudine, a posti in cui il telefonino e internet non funzionano: vedrete che i viaggiatori dei prossimi anni cercheranno sempre più dei luoghi di rifugio dall’iper connettività». Per il blogger britannico, altre tendenze del marketing saranno rivolte a lanciare i luxury hostel, strutture originalmente riservate ai giovani con scarse possibilità economiche — «in alcune di esse ora ci sono ristoranti stellati o bellissime librerie, insomma sono destinate anche a chi è giovane nel cuore» —, ai movimenti di street art e ai tanti festival più particolari sparsi nel pianeta. «Al Locus Festival di Locorotondo in Puglia sono rimasto sbalordito dalla sua capacità di coinvolgimento. Nel mondo ci sono tanti eventi così intensi in località così piccole. Valorizziamoli»!